Hollywood, stop sciopero degli scrittori. Ma la California ha già perso 3 mld
L'economia californiana perde 3 miliardi di dollari in 5 mesi a causa della "pausa" dovuta agli scioperi dedicati alle tutele degli scrittori
Usa, trovato l'accordo con gli scrittori americani dopo 5 mesi di scioperi
"Possiamo dire con grande orgoglio che questo accordo è eccezionale, con vantaggi significativi e tutele per tutti gli scrittori", ha detto il sindacato Writers Guild of America (WGA). Quindi un lieto fine sembra essere arrivato a Hollywood dopo quasi 5 mesi di sciopero. Lo sciopero degli scrittori ha comportato perdite per l'economia californiana di circa 3 miliardi di dollari (2,8 miliardi di euro), secondo un calcolo della California State University Northridge.
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Non si prevedono sorprese dai sindacalisti e ci si aspetta l’approvazione. Tra le linee generali che si conosceranno a breve: miglioramento delle condizioni di lavoro, controllo dell'uso dell'intelligenza artificiale nella scrittura di sceneggiature e revisione dei benefici che ne derivano. Gli studios devono ora concentrarsi sulla risoluzione del conflitto con il sindacato degli attori, ancora in sciopero, affinché le produzioni possano rimettersi definitivamente in carreggiata. Al momento non sono previsti incontri a breve termine con gli interpreti.
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Usa, ancora in alto mare il contratto degli attori
Le trattative con gli sceneggiatori sono riprese mercoledì scorso dopo mesi di tensione e un tentativo fallito di accordo a metà agosto. In questa occasione è prevalso un senso di urgenza da entrambe le parti, poiché una mancanza di armonia in questo momento avrebbe potuto prolungare il conflitto fino al 2024. I rappresentanti degli "studios" hanno definito la proposta presentata come “la migliore e l’ultima”. E curioso è che le due parti volessero chiudere il patto prima delle festività dello Yom Kippur (il Giorno dell'Espiazione, il più sacro nel calendario ebraico), della scorsa domenica.
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Alle riunioni conclusive avevano partecipato dirigenti senior come Bob Iger, della Disney; David Zaslav, Warner Bros.Discovery; Ted Sarandos di Netflix e Donna Langley di NBCUniversal. Mediatore e garante degli incontri il governatore della California, Gavin Newsom.
“Nessuno può ancora tornare al lavoro” finché la WGA non darà il via libera. "Continueremo lo sciopero fino a quel momento", avvertono in un comunicato. Gli 11.500 membri dell'organizzazione voteranno l'accordo a partire da martedì, quando sarà pronta la versione definitiva del testo. In attesa invece il conflitto con SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, che conta 160.000 iscritti ed è in sciopero da 72 giorni.