Vertice Ue ad Alicante, "subito un tetto al gas", e lancia il corridoio verde

È stato presentato ad Alicante il progetto H2Med: un corridoio marittimo per l'idrogeno fra la penisola iberica e la Francia, tra Barcellona e Marsiglia

Economia

Eu Med9, subito un tetto temporaneo al prezzo del gas 

Chiediamo la rapida attuazione di un limite di prezzo del gas basato sul mercato in modo temporaneo ed efficace, che garantisca la prevenzione dei prezzi eccessivi dell'energia e anche la competitività industriale e la sicurezza dell'approvvigionamento". E' quanto si legge nella dichiarazione finale del vertice Eu Med9 di Alicante. Nel documento i 9 sottolineano anche il sostegno a misure per "ridurre la domanda di energia, tenendo conto delle specificità nazionali, delle esigenze dell'industria e dei consumatori in situazioni di povertà energetica, che faciliteranno una riduzione dei prezzi dell'energia". 

Idrogeno verde, nuovo asse Francia-Spagna-Portogallo: il corridoio marittimo costerà 2,5 miliardi di euro 

Via libera al nuovo asse verde tra Spagna, Francia e Portogallo: in occasione del vertice Eu Med-9 di Alicante la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, al premier portoghese Antonio Costa e al premier spagnolo Pedro Sanchez, ha presentato il progetto H2Med: un corridoio marittimo per l'idrogeno fra la Penisola Iberica e la Francia, tra Barcellona e Marsiglia, che sarà pronto entro il 2030, un progetto del costo stimato di 2,5 miliardi di euro.

"L'idrogeno è una svolta per l'Europa. È per questo motivo che, già nel luglio del 2020, la Commissione ha presentato la sua strategia. Vogliamo fare dell'idrogeno un elemento centrale del nostro sistema energetico nella transizione all'obiettivo delle zero emissioni", ha spiegato von der Leyen sottolineando che "la questione chiave è la trasmissione e la distribuzione. E per questo due anni fa abbiamo identificato la necessità di un sistema di corridoi principali per portare l'idrogeno dove serve".

Idrogeno verde, nuova intesa in Europa: il progetto servirà a rafforzare la sicurezza energetica 

In seguito, "l'inizio della guerra dell'energia di Mosca, la transizione all'energia pulita è diventata non solo urgente ma cruciale. Quindi abbiamo introdotto un piano per accelerare l'installazione di fonti di energia rinnovabili in cui l'idrogeno ha un ruolo importante. Produrremo dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell'Unione europea entro il 2030 e ne importeremo altri dieci milioni", ha spiegato von der Leyen. 

"Il progetto H2Med, rafforzando la sicurezza energetica porta all'autonomia energetica dell'Unione europea, nel momento in cui i Paesi usano l'energia come materia di ricatto, e riafferma la determinazione dell'Unione europea per la neutralità climatica", ha aggiunto il premier spagnolo Sanchez, sottolineando come il corridoio che collega la Penisola iberica alla Francia, rappresenti "una risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando". Il corridoio è "una straordinaria notizia per l'Europa". L'interconnettore, ha sottolineato il presidente francese Macron, "dovrà essere pronto entro il 2030".

Il progetto sarà presentato alla Commissione il 15 dicembre, perché possa essere formalizzato come "progetto di interesse comune" e quindi beneficiare di finanziamenti europei. Anche se i tempi per presentare il progetto sono in realtà stretti, i tre Paesi contano sulla possibilità di usufruire del programma Connecting Europe Facility, fondi che l'Unione Europea stanzia per attuare la politica delle reti energetiche transeuropee. Il programma, nel caso di nuove infrastrutture, offre però finanziamenti ai progetti che trasportano solo idrogeno, quindi il collegamento che Spagna, Francia e Portogallo realizzeranno non potrà mai trasferire gas naturale. 

Crisi energetica e idrogeno, la strategia di Bruxelles per mollare Mosca 

Come ha fatto presente la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel suo intervento ad Alicante, Bruxelles è da tempo che si batte per rafforzare e accelerare, anche attraverso il piano di RepowerEU, la diffusione di fonti energetiche pulite, come l'idrogeno. L'obiettivo è quello di arrivare a compiere una completa transizione verde, sostituendo i combustibili fossili russi, centrando gli obiettivi climati dell'agenda ONU al 2023. 

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, in occasione del summit Ue di giugno, aveva sottolineato come l'idrogeno sia ormai "un elemento essenziale della futura sovranità energetica dell'Europa. La velocità di sviluppo del settore europeo dell'idrogeno dimostra che possiamo decarbonizzare la nostra economia e garantire l’indipendenza dai combustibili fossili russi. L'acceleratore dell'idrogeno previsto dal piano RePowerEU orienterà gli investimenti necessari per aumentare la produzione europea di idrogeno pulito".

Dello stesso canto il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton: "L'idrogeno consente la transizione verde dell'industria europea ed è un motore per l'innovazione industriale, la competitività e la resilienza. L'industria europea sta realizzando progetti su vasta scala che producono idrogeno pulito e lo usano per decarbonizzare i processi industriali. L'alleanza europea per l'idrogeno pulito è fondamentale in questo processo, in quanto facilita i partenariati e la collaborazione, contribuendo a creare un contesto normativo favorevole e promuovendo investimenti transnazionali che si concretizzano, in particolare, in importanti progetti di comune interesse europeo".

 

 

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