Immobiliare, 2023 anno "nero" per mutui e compravendite: calo del 10%
L'analisi dei notai sui dati del primo bimestre, che ha visto un crollo del 23,56%. Gli italiani ricorrono sempre più ai risparmi per l'acquisto della casa
Immobiliare, allarme per mutui e compravendite: maglia nera per Milano, Verona e Roma
Sul fronte del mercato immobiliare il 2023 si prospetta un anno in flessione. Lo annuncia il Consiglio Nazionale del Notariato, secondo cui alla fine dell'anno in corso le compravendite di fabbricati abitativi subirà un calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un andamento diversificato sul territorio. Non a caso, già il primo bimestre del 2023 ha visto una discesa, a livello nazionale, del 2,7%.
A presentare variazioni positive sono le città come Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%) mentre le contrazioni si registrano in città come Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%), Napoli (-14,9%). Dal campione emerge in tutte le città un calo delle compravendite nel mese di febbraio 2023, tranne a Torino dove le transazioni sono addirittura maggiori rispetto al mese di gennaio. Nello stesso periodo dell’anno sul fronte dei mutui si rileva un calo medio del 23,56%, ben più alto rispetto al calo delle transazioni immobiliari.
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Dall’indagine è stato inoltre osservato che la fascia di età che ha subito la riduzione minore è quella degli under 36, probabilmente in considerazione delle agevolazioni fiscali (in vigore fino a fine dicembre 2023) per l’acquisto della prima casa e l’estensione del fondo prima casa all’80% (in scadenza il prossimo 30 giugno). Sul calo medio nazionale del numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo, pari a -21,15%, la fascia di età 18-35 anni si ferma a -19,3% rispetto al -20,11% degli under 45, -22,36% degli under 55 e -25,67% under 65 fino al picco del -33,3% della fascia 66-75 anni.
I mutui per l'acquisto della casa nei primi due mesi del 2023 sono diminuiti del 23,56% rispetto allo stesso periodo del 2022. A gennaio la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 15,8% per accentuarsi a febbraio con una diminuzione del 29,3%. Ricordando l'andamento del mercato delle compravendite che segnava, comunque, una diminuzione del solo 2,72% nel bimestre (+5,43% di gennaio e -8,68%) è impressionante come il numero di mutui concessi, e in percentuale il capitale erogato, sia in forte flessione, quasi ad evidenziare il fatto che le persone stiano acquistando case più con i propri capitali rispetto al passato a causa del forte aumento dei tassi di interesse.