L'Economist elogia i 100 giorni di Meloni ma lancia l'alert su Pnrr e Lagarde

Il prestigioso settimanale britannico lancia il suo "placet" ai primi 100 giorni del governo, ma occhio alle "nuvole nere" che incombono sull'esecutivo

Economia

L'Economist elogia i primi 100 giorni del governo Meloni: l'analisi 

Giorgia Meloni elogiata dal prestogioso settimanale britannico The Economist. “Nuovi governi si avvicinano alla fine dei loro primi 100 giorni in ottima forma come la coalizione di destra di Giorgia Meloni”, si legge nell'attacco dell'articolo d'analisi pubblicato oggi. Poche righe, ma efficaci che sanciscono il “placet" inglese al primo anniversario del governo di Centrodestra, che il 31 gennaio taglierà il fatidico traguardo.

L’Economist sottolinea come Meloni abbia avuto “incontri conviviali sia con Ursula von der Leyen che con Papa Francesco”. Entrambi i colloqui "sono stati visti in Italia come approvazioni da parte della Commissione europea, guidata dalla signora von der Leyen, e del Vaticano, due organizzazioni che i primi ministri italiani devono sempre tenere dalla loro parte”. Ma non solo. Il 16 gennaio, “è arrivato un regalo diverso per un governo che vantava una linea dura su legge e ordine”, sottolinea ancora il settimanale briannico: le forze dell’Ordine hanno catturato in Sicilia “l’uomo più ricercato d’Italia”, il boss mafioso Matteo Messina Denaro latitante da ben 30 anni.

Sul fronte economico invece l'Economist mette in evidenza due punti (positivi): budget 2023 e spread. Nel primo caso, il settimanale ricorda come il governo sia stato in grado, in così poco tempo, di soddisfare le condizioni "di pagamento". In seconda battuta, anche il mercato ha registrato positivamente l'ascesa di Meloni: il rapporto tra titoli di Stato italiani e tedeschi è sceso da 2,33 punti a 1,8. Ma occhio alle “nuvole scure”.

L'Economist mette infine in guardia la premier su Pnrr e Bce. "Resta da dimostrare che tutte e 55 le scadenze e gli obiettivi fissati dalla commissione per l'ultima tranche siano stati effettivamente rispettati. E l'erogazione da parte dell'Italia di quanto già ricevuto è in forte ritardo", sottolinea il settimanale. In più, altro fattore chiave da non dimenticare è la strategia messa in atto dal falco Lagardela presidente della Bce è sempre più convinta di voler perseguire una stretta monetaria non indifferente, aumentando i tassi di interesse e riducendo così il suo programma di acquisto di obbligazioni: una politica che non è mai stata  (così) apprezzata da Meloni.

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