ASPI, Nodo di San Benigno: al via operazioni nuovo cavalcavia

I lavori di adeguamento sono previsti nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia con una spesa di circa 51 milioni di euro

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ASPI, Nodo di San Benigno: procedono i lavori di adeguamento con la rimozione della vecchia rampa, venerdi’ il varo del nuovo cavalcavia

Autostrade per l'Italia porta avanti i lavori di adeguamento del Nodo di San Benigno, nel comune di Genova, intervento previsto nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia con una spesa di circa 51 milioni di euro. Si tratta di un intervento che mira a risolvere i conflitti presenti nell’area dell’elicoidale, facilitando gli spostamenti da/per il Porto, da/per l’autostrada e da/per il Ponente/Levante cittadino, e per la sua complessità è stato oggetto di un lungo confronto con gli enti locali volto a migliorane ogni aspetto trasportistico e tecnico anche in funzione dello sviluppo urbanistico della città.

Espletate le ultime verifiche di rito, nel giugno del 2020 sono stati consegnati all’impresa del gruppo autostrade AMPLIA S.p.A. i lavori del lotto 2, il cui progetto Esecutivo prevede una suddivisione in due ambiti: Ambito “D”, riguardante gli interventi nell’area di via di Francia che prevede il collegamento diretto tra la sopraelevata (con provenienza sia dall’Autostrada A7 Barriera Genova Ovest, sia dal centro cittadino) e il lungo mare Canepa (direzione Ponente) e nel senso opposto tra lungo mare Canepa e la sopraelevata in direzione centro, restando garantiti tutti gli ulteriori collegamenti esistenti.

Il secondo ambito, denominato Ambito “E”, riguarda la sistemazione del nodo di collegamento tra il viadotto elicoidale, il lungo mare Canepa e i varchi portuali consentendo direttamente tutti gli spostamenti a oggi non consentiti. Tale nodo sarà reso compatibile e interconnesso anche con la futura realizzazione del tunnel subportuale. Allo stato attuale i lavori in corso di realizzazione procedono secondo le tempistiche programmate e nel rispetto delle Fasi previste nel progetto esecutivo, che hanno dovuto necessariamente tener conto della moltitudine di interferenze presenti nel tessuto urbano e fortemente antropizzato dell’area. In particolare, si evidenzia l’interferenza dei lavori con le linee ferroviarie (di superficie e sotterranea) in esercizio che ha comportato un notevole dispiego di risorse per eseguire i lavori in interruzione notturna attraverso il continuo coordinamento tra ASPI ed RFI.

Allo stato attuale, lo sforzo di Aspi per il nuovo Nodo di San Benigno ha visto impiegare, nella notte di ieri, una gru con 60 metri di braccio capace di sollevare fino a 650 tonnellate, 80 persone impiegate su più turni di lavoro, un nuovo impalcato lungo 32 metri e largo 7, con un peso di circa 140 tonnellate, utili alla rimozione del vecchio cavalcaferrovia. Nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 vedrà il varo della nuova struttura in acciaio. Dallo scorso settembre il traffico, proveniente dall’Autostrada A7 e da via Cantore con destinazione la sopraelevata Aldo Moro in direzione centro, sta impegnando provvisoriamente un nuovo cavalcaferrovia in affiancamento all’esistente, consentendo all’imprese esecutrici di predisporre la sostituzione del vecchio cavalcaferrovia, non più idoneo a sopportare carichi d’esercizio coerenti con il nuovo assetto stradale.

La scorsa settimana l’impresa Vernazza per conto di AMPLIA S.p.A. ha montato una gru cingolata DEMAG modello CC3800-1 con 60 metri di braccio e una portata di 650 tonnellate, che ha consentito lo svaro del cavalcaferrovia esistente nella notte di martedì 11 su mercoledì 12 tra le 20 e le 6, e consentirà il varo del nuovo impalcato nella notte di venerdì 14 su sabato 15 ottobre, sempre tra le 20 e le 6. Per la rimozione del vecchio cavalcaferrovia è stato necessario alleggerire preliminarmente l’impalcato esistente: sono state tagliate le ali in cemento armato, riducendone così non solo il peso, a circa 140 tonnellate, ma anche l’ingombro geometrico per facilitare le operazioni di sollevamento e spostamento, vincolate dall’adiacenza di un fabbricato civile.

Per quanto riguarda il nuovo impalcato da varare, le cui dimensioni sono di 32 metri di lunghezza per 7 metri di larghezza con un peso di 140 tonnellate, la struttura in acciaio è stata completamente preassemblata con il montaggio e la saldatura delle travi, dei trasversi e di tutti gli altri elementi in acciaio al fine di limitare successivamente nuove interruzioni ferroviarie e poter attivare subito le successive fasi di completamento, come l’asfaltatura, la realizzazione dei cordoli porta barriere di sicurezza e il montaggio dei guardrail. Per completare i lavori è stato necessario lavorare su più turni impiegando mediamente al giorno circa venti dipendenti tecnici del gruppo (ASPI/AMPLIA/TECNE) e circa sessanta maestranze tra l’impresa affidataria AMPLIA S.p.A. e le imprese subappaltatrici Vernazza Autugru s.r.l. (sollevamento e movimentazione), General Smontaggi S.p.A. (demolizione impalcato esistente), Cardinale s.r.l. (preassemblaggio impalcati metallici) e Castaldo S.p.A. (attività di rinforzo strutture metalliche esistenti).

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