BPER Banca, al via il progetto “B-education: idee che valgono”

Mazzarella (BPER Banca): “L’obiettivo di B-education è fornire ai giovani conoscenze finanziarie, che sono sempre più importanti in un mondo così complesso”

di Sofia Gabbanini
Corporate - Il giornale delle imprese

BPER Banca: presentato “B-education: idee che valgono”, il progetto di educazione finanziaria e sostenibilità per gli studenti universitari

È stato presentato questa mattina, a Roma, “B-education: idee che valgono”, il progetto di BPER Banca dedicato all’educazione finanziaria e alla sostenibilità, rivolto agli studenti universitari di qualsiasi dipartimento. Il programma, sviluppato in collaborazione con CivicaMente, FEduF e ASviS, intende unire differenti formule di apprendimento e attività con l'obiettivo di diffondere l'educazione finanziaria e la sostenibilità come competenze di cittadinanza trasversali, indipendentemente dal percorso di studi intrapreso. I dettagli dell'iniziativa sono stati curati al fine di assicurarsi il coinvolgimento e la massima partecipazione da parte dei giovani: BPER Banca, che ha inserito “B-education” all'interno del nuovo Piano Industriale 2022-2025, metterà a disposizione certificazioni, borse di studio e un contributo alle università coinvolte. 

"B-education è il primo progetto nel suo genere in Italia, nato con l'obiettivo di porre l'educazione finanziaria come competenza trasversale, scardinando così lo stereotipo secondo cui determinate competenze siano appannaggio di percorsi di studio economici", ha dichiarato Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca. "Una più diffusa formazione in ambito finanziario consente infatti di avere cittadini più consapevoli, capaci di convivere democraticamente. BPER Banca, con il sostegno degli altri partner, ha deciso di investire sulla formazione delle generazioni più giovani, che sono le vere protagoniste del nostro futuro"

Alla conferenza stampa di stamattina sono intervenuti, oltre a Flavia Mazzarella, Presidente BPER BancaPaolo Sciascia, Affari generali e coordinamento MUR, Mirco Leonelli, ESG Strategy BPER Banca e coordinatore del progetto "B-education", Monica Rivelli, Responsabile Progetti di educazione finanziaria FEduF, Tiziano Fazzi, Amministratore delegato CivicaMente e Riccardo Ferretti, Consigliere Adeimf. I partner si sono detti entusiasti di questo progetto, che mira a rendere anche gli studenti che hanno intrapreso percorsi di studi estranei alla facoltà di economia padroni delle conoscenze finanziarie di base. Questo affinché possano diventare cittadini consapevoli e informati su questioni che sembrano spesso tecniche ma che sono, invece, necessarie per la gestione della vita quotidiana. 

CivicaMente, società benefit che promuove saperi e competenze innovative e sostenibili verso la scuola, contribuirà alla definizione dei contenuti e alla messa a punto della piattaforma digitale su cui gli studenti universitari potranno formarsi, dialogare e collaborare durante tutto il percorso di studio. FEduF (Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio) garantirà, invece, la coerenza dei progetti e la sinergia con le iniziative del Comitato Nazionale EduFin e del Ministero dell'Università, gestendo le relazioni istituzionali e la valutazione degli elaborati finali. ASviS, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, fornirà supporto sia nel diffondere la conoscenza del progetto, sia nella formazione dei ragazzi con un corso in modalità e-learning dedicato ai 17 Goals dell'Agenda 2030. Infine, l'associazione no-profit Officine Italia si occuperà dell'attività di tutoraggio e coaching degli studenti.

"Molti studenti universitari si affacciano alla vita adulta senza aver avuto nessuna nozione di educazione economica e finanziaria. Eppure, questi ragazzi, ormai maggiorenni, devono aprire un conto corrente, gestire le spese quotidiane, maneggiare strumenti bancari più o meno complessi. Siamo davvero entusiasti di essere al fianco di BPER Banca nel progetto 'B-education: idee che valgono', che offre ai giovani la possibilità di approfondire l'educazione finanziaria nell'ambito dei corsi di studio accademici, economici e non solo, di molti atenei italiani", ha affermato Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale FEduF.

B-education è partito a settembre e si articola in tre fasi, che si concluderanno alla fine del 2023: la prima di e-learning, la seconda di project work di gruppo e la terza di valutazione, selezione e premiazione dei progetti più meritevoli da parte del Comitato Scientifico. A dicembre 2023, durante l'evento di premiazione, saranno poi consegnate ai tre gruppi migliori le borse di studio messe a disposizione da BPER Banca e verrà erogato un contributo alle relative università di appartenenza. Nel 2024, infine, BPER Banca si impegnerà a realizzare concretamente i progetti vincitori.

L'intervista di affaritaliani.it a Flavia Mazzarella, Presidente BPER Banca

Flavia Mazzarella, Presidente BPER Banca, ha spiegato così gli obiettivi del progetto “B-education”: "Il fine di B-education è quello di coinvolgere un numero consistente di ragazzi, per fornire loro delle conoscenze in ambito finanziario che, a mio avviso, sono sempre più importanti in un mondo così complesso e interconnesso. L’obiettivo di coinvolgimento, in termini di numeri, è ambizioso, ma pensiamo di raggiungerlo anche grazie al coinvolgimento delle università".

"Il progetto verrà articolato in sessioni separate", ha proseguito Mazzarella"Ma gli stessi universitari, che non necessariamente proverranno da facoltà di economia, creeranno dei progetti di educazione finanziaria che poi verranno selezionati da una commissione qualificata. I tre progetti che risulteranno migliori saranno poi sviluppati e destinati a un numero ampio di ragazzi sempre in ambito universitario", ha concluso Mazzarella

L'intervista di affaritaliani.it a Mirco Leonelli, ESG Strategy BPER Banca

“Il progetto B-education è un progetto sicuramente molto sfidante ed estremamente innovativo. Vogliamo portare l’educazione finanziaria e la sostenibilità nelle scuole e nelle università di tutta Italia. È un progetto di cittadinanza trasversale che vuole scardinare lo stereotipo secondo il quale queste competenze appartengono esclusivamente ai ragazzi che studiano economia”, ha commentato Mirco Leonelli, ESG Strategy BPER Banca e coordinatore del progetto.

“La sfida è stata quella di creare dei gruppi di lavoro con ragazzi provenienti da dipartimenti diversi e farli lavorare attraverso un processo di contaminazione di competenze. Ovviamente, tutto questo è preceduto da una fase formativa condotta in modalità e-learning, con moduli, tra cui un importante corso dell’ASviS della durata di tre ore che darà un certificato a parte fondamentale per il curriculum dei partecipanti”, ha proseguito Leonelli.

Il corso partirà ufficialmente il prossimo anno, ma già da adesso i ragazzi possono accedere alla piattaforma dedicata (aperta una settimana fa) e iscriversi. “Potranno votare quindici temi a loro scelta. Alla fine, tra questi quindici temi, ne verranno selezionati dieci dai vari gruppi di lavoro per creare un progetto: un vero e proprio corso di educazione finanziaria e alla sostenibilità che i ragazzi stessi potranno poi indirizzare ad altri studenti di ogni ordine e grado, adulti o persone della terza età. Nel 2024-2025, i tre progetti migliori verranno implementati da BPER Banca direttamente sul territorio e rientreranno nel programma di educazione finanziaria della Banca stessa”, ha dichiarato Leonelli.

Leonelli ha tenuto a sottolineare come BPER Banca, assieme ai partner del progetto, abbia lavorato al fine di assicurarsi partecipazione e interesse da parte dei giovani: “La prima fase di B-education partirà a febbraio del 2023, poi successivamente, a partire dal 1° aprile, ci sarà la fase di project work, in cui i ragazzi verranno seguiti passo dopo passo da un tutor. La cosa fondamentale, che ci premeva garantire, è un alto livello di coinvolgimento da parte dei ragazzi. Per fare questo, abbiamo stanziato borse di studio importanti: i vincitori riceveranno diecimila euro ciascuno. Abbiamo previsto tre certificazioni, in modo tale che gli stessi partecipanti possano accrescere il proprio curriculum ed eventualmente presentarle presso il proprio dipartimento, per ottenere cfu”.

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