Pwc, 2021 da record per il mercato delle M&A: 62.500 operazioni
In Italia sono state annunciate 1.272 operazioni, con un aumento del 5% a volume rispetto al 2020 per un controvalore di 62,6 mld
Pwc: "Guardando al 2022 siamo ottimisti grazie a una robusta pipeline di operazioni"
Il mercato mondiale dell'M&A e' stato da record nel 2021, anno in cui ha registrato oltre 62.500 operazioni annunciate (+24% rispetto al 2020) per un controvalore di 5.100 miliardi di dollari sulle operazioni di cui e' pubblico il valore, inclusi 143 mega-deal da oltre 5 miliardi di dollari (+59% rispetto al 2020). In Italia, sono state annunciate 1.272 operazioni, con un aumento del 5% a volume rispetto al 2020, per un controvalore di 62,6 miliardi di dollari (-24% rispetto al 2020 che aveva visto un numero eccezionale di operazioni nel settore dei Financial services).
La fotografia è stata scattata dallo studio di Pwc Global and Italian M&A Industry Trends: 2022 Outlook. "Guardando al 2022 siamo ottimisti grazie a diversi fattori: una robusta pipeline di operazioni e abbondante liquidita' nei portafogli dei fondi di private equity da un lato, e dall'altro le esigenze di investimento da parte delle aziende per colmare il gap di competenze, prodotti, mercati, rese ancora piu' urgenti dalla pandemia, nonche' di rifocalizzazione strategica che stimoleranno dismissioni nell'ambito del loro portafoglio.Ci aspettiamo che i multipli restino alti, cosi' come la competizione per assicurarsi gli asset migliori", commenta Emanuela Petteno', Partner Pwc Italia, Markets Deals Leader and Consumer Markets Leader.
"Nonostante le crescenti incertezze geopolitiche, rialzo dei tassi e correzioni recenti dei mercati finanziari, il nostro barometro globale ed Emea delle operazioni di M&A e Ipo segna ancora tempo buono per il 2022, con TMT (Technology media telecommunications) e Health Industries che continueranno a essere molto attive, competizione in aumento per storie di 'crescita' tra private equity e mondo corporate caratterizzato da operazioni fortemente orientate all'acquisizione di competenze distintive a livello industriale e tecnologico', aggiunge Nicola Anzivino, Partner Pwc Italia, Emea Deals Clients & Market Leader e Global Deals IM&A Leader.
Per quanto riguarda i settori, a livello mondiale, il comparto in testa alla classifica, sia per numero di operazioni che in termini di valore, e' TMT (Technology media telecommunications) con oltre 16.000 operazioni a livello mondiale per un valore di quasi 1.400 miliardi di dollari e un aumento significativo delle operazioni cross border, che nel 2021 hanno rappresentato circa il 29% del totale contro una media storica del 26% negli ultimi 4 anni.
In Italia, i settori Consumer Market e Industrial Manufacturing & Automotive guidano in termini di numero operazioni (343 e 337 rispettivamente), ma il settore TMT traina la crescita a valore con quasi 18 miliardi di dollari di controvalore (che include l'offerta pubblica di acquisto lanciata da Kkr su Telecom Italia a dicembre 2021, con deal value pari a circa 12,1 miliardi di dollari).
In merito al tipo di investitori in azione, a livello globale, i fondi di Private Equity hanno raggiunto una quota pari al 39% a volume e al 45% a valore sul totale delle operazioni, rispetto alle rispettive medie del 26% e 30% degli ultimi 5 anni e per Pwc il loro trend di crescita continuera' anche nel 2022. In Italia, l'andamento e' molto simile, con i fondi di Private Equity che hanno coperto il 38% del totale delle operazioni a volume e addirittura il 56% a valore. Questa stima e' comunque condizionata dalla disponibilita' dei dati di controvalore solo per il 25% delle operazioni a livello italiano, rispetto al 45% a livello mondiale.
Guardando ai trend per il 2022, secondo Pwc, in linea generale in tutto il mondo si guardera' all'ottimizzazione della supply chain, con operazioni di integrazione verticale sia a monte, per assicurarsi materie prime e componenti strategici e ridurre il lead-time di approvvigionamento, sia a valle per controllare la distribuzione; a Tecnologia e data analytics; alla Transizione energetica, con operazioni di investimento nel settore rinnovabili e idrogeno da parte delle corporations dell'oil & gas; all'Economia circolare e piu' in generale tematiche di sostenibilita', infine si puntera' su aggregazioni/Platform deals nei settori B2B del Consumer Markets ed in alcuni comparti industriali.
Andando a esaminare nel dettaglio la situazione nel nostro Paese, nel Consumer Markets, l'Italia ha confermato e consolidato la ripresa con 343 operazioni annunciate nel 2021 (+16% sul 2020). Il valore delle operazioni, pari a 8,4 miliardi di dollari, comprende principalmente l'operazione Flutter Entertainment/Sisal (2,2 miliardi di dollari) e la quotazione di Ermenegildo Zegna tramite Spac sul mercato americano (1,5 miliardi di dollari).
Nell'Industrial Manufacturing & Automotive c'e' stata una ripresa dalla seconda meta' del 2021 con un rimbalzo nei volumi di operazioni (+22% sul 2020), nonostante il calo a valore rispetto al 2020 (-41%). Nel settore Energy, Utilities & Resources sono state annunciate 124 operazioni nel 2021, rispetto alle 113 del 2020, per un valore totale di 10,3 miliardi di dollari.
Nel settore dei Servizi finanziari, nel 2021 si e' registrata una forte diminuzione dell'attivita' M&A sia a volume che a valore (-13% e -68% rispettivamente). Per il settore Health Industries il 2021 ha rappresentato un anno di significativa crescita sia a volumi (+23% di operazioni annunciate) che a valore (3,6 miliardi di dollari da 1,6 miliardi nel 2020).
Il settore TMT e' stato caratterizzato da un minor numero di operazioni, con ticket medio piu' elevato e conseguente maggiore volatilita'. Il 2021 si e' chiuso con 201 operazioni annunciate con un controvalore di 17,9 miliardi di dollari, inclusa l'Opa annunciata da Kkr su Tim per circa 12,1 miliardi.