Parità di genere: aumentano le aziende che scelgono la certificazione
La certificazione accreditata è un importante strumento di governance e competitività, oltre che di riduzione del "gender gap
Parità di genere: sono 68 le aziende certificate per la parità di genere in Italia, per un totale di 323 siti produttivi
Continua a salire il numero delle certificazioni per la parità di genere rilasciate alle aziende. Al 30 novembre 2022, secondo la Banca dati di Accredia, l'Ente nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano, che viene aggiornata mensilmente dagli organismi di certificazione, sono 68 le aziende certificate per la parità di genere in Italia, per un totale di 323 siti produttivi.
Accredia ha inoltre già accreditato 23 Organismi che possono oggi rilasciare la certificazione per la parità di genere secondo la UNI PdR 125:2022. Altrettanti Organismi hanno già presentato domanda di accreditamento.
Secondo Accredia, le proiezioni ad oggi, disponibili soltanto per il numero di siti produttivi e non per il numero di aziende, indicano una forte crescita per questo tipo di certificazioni. Sono 900 i siti produttivi che otterranno questa certificazione, pertanto, si deduce che anche il numero delle aziende certificate per la parità di genere sarà in forte crescita.
La Prassi di Riferimento UNI prevede una serie di regole per misurare, rendicontare e valutare i dati relativi al genere nelle organizzazioni.
“L’ottenimento della Certificazione accreditata ha l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo", ha dichiarato Filippo Trifiletti, Direttore generale di Accredia.
Le aree di valutazione per la certificazione contro la disparità di genere
Sono 6 le aree di valutazione delle aziende: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
"Grazie alla nostra Banca dati, inoltre, possiamo monitorare il numero, sempre in crescita, di PMI che scelgono la certificazione accreditata come importante strumento di governance e competitività, in grado di offrire un monitoraggio continuo sulla riduzione del "gender gap”, continua Trifiletti.
L’ottenimento della Certificazione, oltre a rafforzare l’immagine e reputazione aziendale, consente alle organizzazioni di accedere a sgravi contributivi e a premialità, da parte delle stazioni appaltanti, in fase di aggiudicazione dei bandi pubblici. Inoltre, l’implementazione di un sistema di gestione della Parità di Genere supporta il rispetto dei requisiti normativi e favorisce la rendicontazione sull’impiego maschile e femminile.
Senza contare che proprio per le garanzie fornite dall’accreditamento, il legislatore ha deciso di incentivare le aziende che ricorrono alla certificazione accreditata sulla parità di genere, mettendo a disposizione nel PNRR, risorse pari a 10 milioni di euro.