Pensioni 2023, aumenti in arrivo a luglio: ecco chi ci guadagna

Pensioni news/ Nel 2024 il trattamento minimo dovrebbe crescere del 2,7% ma ci sono dubbi sulle coperture

di Redazione Economia
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Pensioni luglio 2023, partono gli aumenti per le pensioni minime pari all'1,5% o 6,4% per gli over 75

Con le pensioni luglio 2023 diventeranno finalmente effettivi gli aumenti delle pensioni minime, previsti con la Manovra e che sarebbero dovuti entrare in vigore a gennaio. Per quest'anno l'assegno sarà più ricco dell'1,5%, percentuale che sale al 6,4% per gli over 75. Nel 2024 si passarà a un aumento del 2,7%. Non solo, dal primo luglio circa 1,3 milioni di italiani che percepiscono una pensione minima oltre all'adeguamento dell'assegno riceveranno gli arretrati dei mesi da gennaio a giugno.

Pensioni luglio 2023, cosa cambia per chi ha la pensione minima

Chi riceve la pensione minima a luglio avrà un assegno maggiorato di 8,46 euro al mese. La somma finale sarà quindi di 572,2 euro. Gli over 75 invece avranno un aumento di 36,08 euro al mese, arrivando quindi a 599,32 euro. "Sono escluse dalla base di calcolo le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio, le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima, l’importo aggiuntivo della pensione);  - aveva chiarito l’INPS ad aprile - le prestazioni di carattere assistenziale; le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione",

Pensioni 2024: quali sono le prospettive per il prossimo anno

La legge di Bilancio per le pensioni minime nel 2024 prevede un aumento del 2,7%. Il Governo però sta valutando di portare l'assegno per gli over 75 fino a circa 700 euro. Difficile invece arrivare ai tanto sbandierati 1.000 euro dato che il costo per lo Stato, stando alle analisi di Alberto Brambilla, presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, sarebbe instostenibile. Si parla di oltre 36 miliardi di euro.

"Con la certezza di prendere mille euro netti al mese, aumenteranno gli evasori e pagheranno quelli che invece hanno il prelievo alla fonte. Perché pagare tasse e contributi tutta la vita per prendere una pensione che, tassata, arriva a poco più di 1.000 euro se, non versando nulla, ne posso prendere mille netti esentasse?", aveva detto Brambilla in un’intervista al Corriere della Sera.

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