Pensioni 2024, dalla proroga di Quota 103 alle modifiche su Opzione donna
Tutti gli scenari in vista di una nuova riforma previdenziale organica prevista per il 2024
Riforma pensioni 2024, dalla proroga di Quota 103 alle modifiche su Opzione donna: cosa cambia
Con l’avvicinarsi del 2024, il sistema pensionistico italiano rimane al centro delle discussioni politiche. Mentre molte voci parlano di una riforma strutturale, per ora le novità preannunciate dal governo Meloni sembrano limitate. La riforma Fornero, attuale punto cardine della previdenza italiana, non subirà grandi rivoluzioni almeno fino alla prossima Legge di Bilancio. Questa decisione segue la necessità di indirizzare le risorse previdenziali verso la lotta all’inflazione, che, sebbene in calo, registra ancora un tasso annuo preoccupante del +5,6%, secondo i dati Istat di giugno.
Nonostante questi ostacoli economici, alcune modifiche sono in programma. Si parla di una possibile proroga di “Quota 103”, che permette la pensione anticipata a lavoratori di 62 anni con almeno 41 anni di contributi. Altro argomento di discussione è la possibile revisione delle attuali regole per la pensione anticipata: attualmente, si prevede una finestra di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne, oltre a 3 mesi di finestra mobile. Al contrario, non sembra in vista l’introduzione della pensione con 41 anni di contributi per tutti, una misura fortemente sostenuta dai sindacati.
Un altro aspetto riguarda i giovani lavoratori. La precarietà dilagante fa sì che l’ipotesi dei 41 anni di contributi interessa solo una piccola parte di loro. Tuttavia, il governo sta esaminando la possibilità di anticipare la pensione di vecchiaia per coloro che hanno un importo pensionistico di almeno 2,8 volte il minimo.
L’indennità per i lavoratori che raggiungono i 63 anni verrà probabilmente prorogata anche per il 2024. Infine, si prevedono aggiustamenti a “Opzione donna”, la pensione anticipata che ha subito delle restrizioni nel 2021. Con risorse aggiuntive, potrebbero essere previste aperture per una platea più ampia di beneficiarie nel prossimo anno.