Prada punta sul Centro Italia. Il gruppo investe 60 mln in nuovi stabilimenti

La maggior parte degli investimenti è finalizzata all'ampliamento e al miglioramento degli impianti già esistenti e all'acquisizione di nuove tecnologie

Economia

Il Gruppo Prada sulla scia del 2022, punta a far crescere gli stabilimenti produttivi nel Centro Italia e investe 60 mln

Il Gruppo Prada mette il turbo e, sull'onda della crescita del 2022, continua a investire nelle fabbriche. Con oltre 20 stabilimenti produttivi di cui 21 in Italia la maison guidata da Patrizio Bertelli ha inaugurato ieri una nuova sede industriale a Valvigna vicino Arezzo. "L’ambiente in cui i giovani devono essere orgogliosi di lavorare", ha raccontato il Ceo al Sole Ora, paragondo il nuovo sito a "una famiglia che deve far sentire le persone integrate, partecipi e responsabili".

"Una fabbrica con queste caratteristiche ha pure una redditività maggiore", ha continuato Bertelli ricordando il lavoro manuale e i collaboratori storici come Lisetta, una signora di 75 anni che ha cominciato con lui nel 1971 facendo cinture, quando erano solo in tre (oggi il gruppo di moda ha quasi 14mila dipendenti), e che lavora ancora come responsabile del magazzino campionario dell’abbigliamento.

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Il cuore produttivo di Prada è nell'Aretino, terra d’origine di Bertelli: qui avviene circa il 30% della produzione della casa di moda. L'ultimo investimento è il polo logistico di Levanella che conta otto edifici, per un totale di 44mila metri quadrati e 226 dipendenti, diventato pienamente operativo nel dicembre scorso. Nel sito avviene il controllo finale di qualità di tutte le produzioni Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, sia quelle fatte internamente che quelle fatte da terzisti, e da qui partono borse, scarpe, abiti e gioielli diretti ai negozi in tutto il mondo e ai consumatori finali che comprano online.

Il Gruppo Prada pronto a investire 60 mln in nuovi stabilimenti produttivi: ecco dove

Nel 2022 il Gruppo Prada ha investito 70 milioni di euro nell’integrazione verticale della filiera e nei processi industriali e digitali (come la progettazione 3D). Ora, come riporta ilSole24Ore.it, per il 2023, ha programmato 60 milioni di investimenti che serviranno - come hanno spiegato Lorenzo Bertelli, direttore marketing e della responsabilità sociale d’impresa, e Massimo Vian, direttore industriale - a raddoppiare lo stabilimento di maglieria di Torgiano (Perugia); a installare una linea completamente automatizzata per la produzione di sneaker nello stabilimento di Levane (Arezzo), poco diffusa nel mondo del lusso; a incrementare la capacità produttiva e l’efficienza della conceria di Limoges, in Francia; e a espandere la produzione negli stabilimenti di borse di Scandicci (Firenze) e di Terranuova Bracciolini (Arezzo).

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Nel 2024, poi, sarà costruita una seconda fabbrica di pelletteria a Piancastagnaio (Siena), progettata da Guido Canali che ha firmato anche la sede green di Valvigna e l’hub logistico di Levanella, dove sono già in corso le assunzioni di personale (nei giorni scorsi il Gruppo Prada ha annunciato la selezione di 450 figure nella filiera produttiva italiana). L’obiettivo è essere più integrati verticalmente, più rapidi nell’accesso al mercato e sempre più sostenibili.

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