Iran, 28 persone condannate a morte. Il Regime vuole le esecuzioni di massa

La situazione è definitivamente precipitata dopo la prima impiccagione di un 23enne. Confessioni estorte con minacce e torture, nella lista anche 3 minorenni

Esteri

Iran, il mondo trema. "I nomi dei condannati sono tenuti nascosti"

In Iran la situazione si fa sempre più complicata. L'impiccagione del primo manifestante, un 23enne, è stato il segnale del Regime al mondo e adesso si temono le esecuzioni di massa. Sarebbero almeno 28 - si legge sul Corriere della Sera - le persone condannate a morte. I nomi sono tenuti "volutamente nascosti dalle autorità della Repubblica Islamica", così la ong Iran Rights Watch (che ha base in Norvegia). "Lo scopo è ridurre i loro contatti con le famiglie, e impedire un equo accesso alla difesa". Lunedì il capo della Giustizia iraniana Gholam Hossein Mohseni-Ejèi ha annunciato che "le sentenze inflitte per le proteste" saranno presto eseguite, e il 23enne impiccato ieri è stato, appunto, il primo. Le confessioni verrebbero estorte con minacce e torture.

Iran, nella lista dei condannati a morte ci sono anche tre minorenni

Tre dei condannati, segnala Iran Rights Watch, sono minorenni: diciassettenni, arrestati a Karaj per - prosegue il Corriere - avere ucciso, in una rissa, il basij (è il nome della milizia paramilitare) Ruhollah Ajamian, il cui nome nei comunicati della magistratura è ora preceduto dall’epiteto di «martire». Smentita invece, dopo giorni di mobilitazione anche internazionale, la condanna a morte dell’allenatrice di pallavolo e madre di tre figli Fahimeh Karimi. Nel carcere di Evin, nella capitale, era stata la compagna di cella dell’italiana Alessia Piperno, la travel blogger arrestata a settembre e liberata il 10 novembre.

Tags:
esecuzioni iraniran