Iran, condannata a 3 anni la nipote di Khamenei: "Ha criticato il regime"

La notizia è stata data dai media locali e Iran International. La nipote di Khamenei è stata arrestata lo scorso 23 novembre

Esteri

Iran, la nipote di Khamenei è stata condannata a tre anni di carcere, per aver invitato la comunità internazionale a tagliare i ponti con Teheran

Non si fermano le proteste in Iran innescate dalla morte della ventiduenne Mahsa Amini, la ragazza morta perché non indossava bene il velo, gli arresti e la repressione della polizia. Tra tanti manifestanti lo scorso 23 novembre, è stata arrestata la nipote della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, Farideh Moradkhani. La donna è stata condannata a tre anni di carcere, dopo aver invitato la comunità internazionale a tagliare i rapporti con Teheran, per la repressione messa in atto contro il movimento di protesta nel Paese.

L'avvocato di Farideh Moradkhani, Mohammad Hossein Aghassi, ha annunciato sui social la sentenza emessa da un "tribunale speciale del clero" che, a suo dire, non avrebbe giurisdizione sul caso. A darne notizia sono Iran Wire e Iran International. La nipote di Khamenei è stata arrestata il 23 novembre, dopo aver registrato un video in cui chiedeva ai governi "amanti della libertà" di espellere gli ambasciatori iraniani per mostrare sostegno al movimento di protesta anti-governativo, che da oltre 12 settimane sta percorrendo l'Iran. Badri Hosseini Khamenei - madre di Moradkhani e sorella del leader supremo - ha pubblicato il 6 dicembre una lettera aperta in cui criticava suo fratello e il suo "autoritarismo".

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