Nuova Zelanda, la premier si dimette. L'annuncio in lacrime: "Sono esausta"

"Ho dato tutta me stessa per essere primo ministro, ma mi è anche costato molto": la premier Jacinda Andern annuncia le dimissioni da primo ministro

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Nuova Zelanda, si dimette la premier Jacinda Ardern: "Sono umana" 

“Non ho più le energie necessarie, sono esausta e sono umana”: con queste parole il primo ministro neozelandese, Jacinda Ardern, ha annunciato le dimissioni da capo del governo, ed ha convocato le elezioni per il 14 ottobre. Durante una conferenza stampa, Ardern ha precisato che resterà in carica fino al prossimo 7 febbraio, quindi proseguirà con il suo mandato di deputata fino alle elezioni di fine anno.

"Avere un ruolo così privilegiato comporta responsabilità, tra cui quella di sapere in quale momento sei la persona giusta per stare al comando e anche in quale momento non lo sei", ha spiegato, specificando che si tratta di una decisione su cui stava riflettendo dall'estate. "Ho dato tutta me stessa per essere primo ministro, ma mi è anche costato molto. Non posso e non devo fare questo lavoro se non ho il pieno di energie, oltre ad un po' di riserva per quelle sfide impreviste che inevitabilmente si presentano".

Chi è Jacinda Ardern. IL VIDEO

Ardern ha tenuto a sottolineare che dietro la sua decisione non c'è "nessuno scandalo segreto". "Sono umana. Diamo tutto ciò che possiamo il più a lungo possibile e poi arriva il momento. E per me è questo il momento".

La premier si è detta fiduciosa sulla possibilità di una vittoria dei laburisti anche in sua assenza. "Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato negli ultimi cinque anni, nonostante le numerose sfide che ci attendono. Abbiamo capovolto le statistiche sulla povertà infantile e ottenuto i progressi più significativi in materia di assistenza sociale e di alloggi pubblici che siano stati visti in molti decenni".

"Oltre alla nostra ambiziosa agenda che ha cercato di affrontare questioni a lungo termine come la crisi abitativa, la povertà infantile e il cambiamento climatico, abbiamo anche dovuto rispondere a un attacco terroristico interno, un'eruzione vulcanica e un pandemia globale, con la conseguente crisi economica. Le decisioni che si sono dovute prendere sono state costanti e pesanti", ha sottolineato ancora l'ex primo ministro. 

"Spero, ha poi concluso l'ex ministro, rispondendo ad una domanda, di lasciare ai neozelandesi la convinzione che si possa essere gentili ma forti, empatici ma decisi, ottimisti ma concentrati. E che si possa essere un proprio tipo di leader, uno che sa quando è il momento di andare".

La premier  Jacinda Ardern si dimette: l'annuncio in un video già virale sul web 

 

Chi è Jacinda Ardern, la premier dimissionaria della Nuova Zelanda

Jacinda Ardern ha annunciato oggi le sue dimissioni da primo ministro. Ma chi è la politica neozelandese? Ardern nasce a Hamilton nel 1980, cresce a Morrinsville e Murupara, dove frequenta una scuola statale. Dopo aver concluso gli studi universitari a Waikato, inizia la carriera come ricercatrice presso l'Ufficio stampa del primo ministro Helen Clark. Poi il trasloco a Londra e l'elezione da presidente dell'Unione internazionale della Gioventù sociale. Nel 2008 viene eletta per la prima volta come parlamentare nelle elezioni generali del 2008, quando i laburisti lasciato l'esecutivo dopo nove anni. Successivamente viene per rappresentare l'elettorato di Mount Albert nelle elezioni suppletive tenutesi nel febbraio del 2017.

Ardern riceve così all'unanimità l'incarico di vice leader del Partito laburista il primo marzo 2017, in seguito alle dimissioni di Annette King: solo cinque mesi dopo, in vista delle elezioni, il capo-partito laburista Andrew Little si dimette a causa dei sondaggi che lo vedevano in drastico calo rispetto alle percentuali tradizionalmente raggiunte dalla sua formazione politica, ragion per cui gli è subentrata Ardern senza che fosse presentata alcuna opposizione.

Durante la sua guida del suo partito, esso ha ottenuto, alle elezioni generali del 2017 il 23 settembre, 46 seggi su 120 e dieci in meno del Partito Nazionale. Alle elezioni generali del 2017, dopo una fase di negoziazioni, il partito di Prima la Nuova Zelanda sceglie di entrare in minoranza costituendo un governo di coalizione con i laburisti, sostenuto dal Partito Verde, con Ardern come primo ministro, la quale presta giuramento davanti al governatore generale il 26 ottobre 2017, diventando la donna più giovane del mondo capo di governo all'età di 37 anni.

Ardern si auto-definisce socialdemocratica e progressista. Il sesto governo laburista si è preoccupato in particolare del problema della bolla immobiliare neozelandese, sulla povertà infantile e sulla disuguaglianza sociale. Nel marzo 2019, guida il paese attraverso le conseguenze degli attentati di Christchurch, introducendo presto leggi restrittive sulle armi in risposta, mentre per tutto il 2020 indirizza la risposta del paese alla pandemia di Covid con ottimi risultati, portando il partito laburista a una vittoria storica nelle elezioni generali del 2020, ottenendo una maggioranza assoluta di 65 seggi in Parlamento, risultato mai avvenuto dall'introduzione della rappresentanza proporzionale in Nuova Zelanda nel 1996.

 

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