Ucraina, elicottero si schianta su un asilo vicino a Kiev: muore un ministro

Denys Monastyrskyi è morto nello schianto dell'elicottero caduto vicino ad un asilo nido a Brovary, nella regione di Kiev

Esteri

Oltre al ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrskyi, deceduti il suo vice e il Segretario di Stato del Ministero degli Interni

Il ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrskyi è morto nello schianto dell'elicottero caduto vicino ad un asilo a Brovary, nella regione di Kiev. Tra le vittime anche il suo vice Yevhen Yenin e il segretario di Stato del Ministero degli affari interni.

Lo riferiscono i media ucraini citando il capo della polizia nazionale Ihor Klymenko, precisando che 9 dei 16 morti erano a bordo dell'aeromobile. Gli altri erano bambini.

Ursula Von der Leyen alla Plenaria dell'Eurocamera: "A fianco di Kiev finché sarà necessario"


 

"L'ultimo simbolo del terrore russo è una cucina gialla molto semplice, in un condominio di Dnipro. Un giorno, una bambina festeggia il suo compleanno, circondata da mobili gialli e da una famiglia affettuosa. Il giorno dopo, quella cucina non c'è più. La loro felicità non c'è più, distrutta dai missili russi. Il padre della bambina è stato ucciso dai russi. Tutte le loro vite sono state distrutte dall'imperialismo russo". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria dell'Eurocamera. "È contro questo che noi tutti ci stiamo opponendo. Abbiamo appena annunciato la prima tranche del nostro pacchetto di sostegno da 18 miliardi di euro per il 2023. E resteremo al fianco dell'Ucraina fino a quando sarà necessario", ha sottolineato. 

Charles Michel alla Plenaria Ue: "Sono a favore della fornitura di carri armati a Kiev"

"Dobbiamo fornire tutto il sostegno necessario all'Ucraina, io sono personalmente a favorire della fornitura di carri armati". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo in plenaria al Parlamento europeo. 

A Dnipro 45 morti, terminate le ricerche di superstiti

Sono 45 le persone uccise nell'attacco al palazzo residenziale di Dnipro, in uno dei bombardamenti più sanguinosi dall'inizio della guerra in Ucraina. Tra le vittime anche 6 bambini, il più piccolo aveva 11 mesi. I servizi di soccorso ucraini hanno annunciato nel pomeriggio del 17 gennaio la fine delle ricerche di eventuali superstiti. "Le operazioni di soccorso sono durate 69 ore: 39 persone sono state salvate, tra cui 6 bambini. I feriti sono 79, tra cui 16 minori. Di questi 28 sono stati ricoverati, 10 sono in gravi condizioni", ha detto il consigliere della presidenza ucraina, Kyrylo Timochenko su Telegram.

Gli Usa inviano armi a Kiev prese dai depositi in Israele e Sud Corea

Il Pentagono sta inviando in Ucraina una serie di munizioni ammassate in Israele e in Corea del Sud. Lo riporta il New York Times. L'arsenale utilizzato sarebbe quello accumulato dagli Stati Uniti per i conflitti in Medio Oriente. Washington aveva autorizzato il governo di Israele ad accedere alle scorte in caso di emergenza. La decisione d'emergenza è stata presa perché i produttori americani non riescono a tenere testa alle richieste di armamenti arrivate da Kiev, e nel frattempo le munizioni in Usa si sono ridotte.

Il ministro degli esteri russo Lavrov: "Contro di noi soluzione finale come per gli ebrei"

Gli Usa e i suoi alleati vogliono mettere in pratica "una soluzione finale" contro la Russia "come Hitler per gli ebrei". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov in conferenza stampa a Mosca. 

Kiev, i russi hanno rapito 14 mila bambini

Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio 2022, i russi hanno rapito 14.000 bambini. Lo denuncia Daria Herasymchuk, consigliere presidenziale per i diritti e la riabilitazione dei minori, citata dal Kyiv Independent. "Siamo riusciti a identificare e verificare i dati di almeno 13.899 bambini rapiti e deportati dall'esercito russo e, purtroppo, possiamo dire che solo 125 di loro sono riusciti a tornare a casa", ha detto, aggiungendo che le truppe russe hanno ucciso 456 bambini e ne hanno ferito 897 dall'inizio della guerra

Kissinger: "Nessun motivo ora per escludere l'Ucraina dalla Nato"

Ora non c'è più nessun motivo per tenere l'Ucraina fuori dalla Nato: lo ha detto l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger in un collegamento virtuale con il forum economico di Davos, facendo marcia indietro rispetto a quanto aveva sostenuto in passato e dicendosi a favore dell'ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica.

 

 

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