Zelensky licenzia i capi del reclutamento militare: fuori le "mele marce"
Il presidente ucraino annuncia su Telegram nuove nomine imminenti per contrastare i fenomeni di: "Arricchimento illegale e il trasporto illecito dai coscritti"
Guerra Ucraina, Zelensky licenzia i capi regionali del reclutamento militare: "Prenderemo provvedimenti"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di estromettere tutti i funzionari regionali preposti al reclutamento militare. L’obiettivo – a quanto annunciato su Telegram – è quello di contrastare il sistema corrotto venutosi a creare che avalla la possibilità (tra le altre) di sfuggire all’esercito da parte dei coscritti. Sono varie le conseguenze di questo status quo “fallato”, come ha spiegato il presidente dell’Ucraina: "Arricchimento illegale, legalizzazione di fondi ottenuti illegalmente, profitti illeciti, trasporto illegale attraverso la frontiera di coscritti. La nostra soluzione: licenziamo tutti i commissari militari".
Leggi anche: Ucraina, Biden al Congresso Usa: pronti a dare altri 13 mld a Kiev
Inoltre, Zelensky ha aggiunto che, prima di procedere alla nomina dei nuovi capi che erediteranno la funzione di reclutamento delle milizie, “ci sarà un’ispezione da parte della Sbu”, vale a dire, del servizio di sicurezza dell’Ucraina. Tra due settimane ci sarà una riunione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale su questo tema”.
Insomma, nessun margine per le mele marce ed anzi, “saranno anche prese delle decisioni”, avverte il presidente ucraino; lo riporta l’Ukrainska Pravda.