Addio insalata in busta, Ue bandisce le confezioni monouso di frutta e verdura
In Italia diverse associazioni nell'agroalimentare promettono battaglia
Il Parlamento Ue vuole il bando delle confezioni monouso per frutta e verdura
La Commissione Ambiente del Parlamento Ue ha approvato il rapporto per la riduzione dei rifiuti da imballaggio, che prevede anche il divieto di utilizzare confezioni monouso per frutta e verdura sotto 1 chilo e l'obbligo dell'etichettatura compostabile per il settore.
La decisione definitiva non è ancora stata presa ma il testo verra discusso e votato nella seconda metà di novembre. Molte associazioni di categoria e i rappresentati dell'Horeca, come riporta Gamberosso.it, si stanno già muovendo per bloccare l'iniziativa.
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“È chiaro che questa proposta avrà effetti molto negativi su filiere importantissime dell’agroalimentare”, spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini - sia sul fronte dei costi che rispetto alla garanzia di una migliore conservazione degli alimenti, avendo a disposizione sul mercato ancora poche alternative altrettanto valide”.
Anche Confagricoltura è sulla stessa lunghezza d'onda sottolineando l'importanza degli imballaggi alimentari che sono "decisivi per la protezione e la conservazione degli alimenti, l’informazione al consumatore, la tracciabilità e l’igiene dei prodotti". "Questa proposta - afferma il presidente Massimiliano Giansanti - andrà ad impattare negativamente non solo su tutti i produttori di imballaggi, ma anche sui fornitori e gli utilizzatori. A subire i danni peggiori sarebbero le imprese e le cooperative agricole e della filiera alimentare, settore trainante del nostro export".
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Coldiretti invece fa notare gli effetti che potrebbe avere il divieto alle confezioni monouso sul consumo di frutta e ortaggi, già ridotto rispettivamente dell'8% e del 10%. L'analisi dell'associazione basata sui dati Istat sottolinea come oggi solo il 16,8% degli italiani consuma 4 porzioni di frutta e verdura al giorno come consigliano i nutrizionisti.