Dal Parmigiano contraffatto al Grana, Italia in ginocchio: danni per 60 mld

Uno studio realizzato da The European House Ambrosetti e Ismea ha quantificato i mancati introiti derivanti dalla "cucina contraffatta"

a cura di Redazione
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Italian sounding, la nostra cucina contraffatta: danni per 60 miliardi l'anno

Il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, la mozzarella di bufala campana, i pomodori di Pachino, i limoni di Amalfi sono solo una parte del ricco patrimonio agroalimentare italiano che viene continuamente contraffatto nel mondo. La pratica di imitare prodotti agroalimentari italiani a fini di commercializzazione fraudolenta utilizzando alcuni escamotage come l’utilizzo di nomi, di immagini o di colori che evocano l’Italia per sfruttare la fama dei nostri prodotti prende il nome di "Italian sounding". Il tema è stato al centro dello studio realizzato da The European House Ambrosetti e Ismea che cerca di quantificare i danni di questo fenomeno a livello mondiale.

Nella ricerca intitolata “Italian sounding: quanto vale e come trasformarlo in export made in Italy” si è stimato che ammontano a circa 60 miliardi di euro all’anno i mancati introiti derivanti da questa contraffazione. Gli esperti spiegano che “eliminando il fenomeno del falso made in Italy, il valore dell’export agroalimentare italiano potrebbe raddoppiare da quasi 59 a 119 miliardi di euro”. Secondo le stime di Coldiretti e Filiera Italia, invece, oggi il valore di questo fenomeno nel mondo ha superato i 100 miliardi, aumentando costantemente nel corso dell’ultimo decennio.

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Tra i prodotti maggiormente soggetti a questo fenomeno ci sono il Parmigiano Reggiano, la mozzarella di bufala e il Prosecco, ma tra i dieci più imitati si trovano anche Gorgonzola, Asiago, Pecorino, salame e prosciutto San Daniele. In tutto questo, i nomi che vengono spesso storpiati meriterebbero una menzione speciale per la fantasia: dal noto Parmesan, passando per la Zottarella, fino alla salsa Pomarola, al Cambozola e al Kressecco. Nomi che traggono in inganno gli ignari consumatori attratti dalla presunzione di italianità, anche loro vittime di questo sistema fraudolento miliardario.

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