Inflazione alle stelle? La "vendetta" dei consumatori fa crollare gli acquisti
I consumi calano del 3% rispetto al 2022, mentre si registrano prezzi al rialzo del +21% rispetto al pre-pandemia, in particolare per frutta e verdura
Frutta e verdura troppo cara? I consumatori non comprano più: così crollano gli acquisti
Nei primi sei mesi del 2023 gli acquisti domestici di ortofrutta fresca sono diminuiti del 3% rispetto al 2022, anno in cui - nel medesimo periodo - si erano raggiunti i livelli del pre-pandemia. In questa prima parte dell’anno, le quantità consumate ammontano a 2,5 milioni di tonnellate, pari ad un consumo pro-capite annuo stimato di 92,7 chili. La flessione dei consumi è ovviamente legata anche all'inflazione, che infatti cresce di 21 punti dal 2019 ad oggi e di 7 punti dall’anno scorso. A livello di canali di acquisto, la Gdo guadagna terreno rispetto ai canali tradizionali, questi ultimi in declino dopo un fiorente periodo durante la pandemia.
Secondo quanto riporta il sito ItaliaFruitNews, che cita la ricerca del Monitor Ortofrutta Agroter sulla banca dati dell’Osservatorio Ismea-Nielsen, emerge un quadro di ridimensionamento significativo dei consumi, se ci si confronta al periodo pre-pandemia. Infatti, ponendo il 2019 come anno di riferimento, le quantità acquistate nei canali domestici italiani - ovvero Gdo, canali tradizionali e altri residuali - flettono di 3 punti nei primi sei mesi del 2023, dopo un periodo travolto dalla pandemia in cui i consumi erano cresciuti grazie alle chiusure dell’Ho.Re.Ca. ed un 2022 che confermava le quantità pre-pandemia. Il risultato assoluto è pari a 2,5 milioni di tonnellate di ortofrutta acquistate fino al 18 giugno 2023 che, proiettato su consumi pro-capite annuali, risulta pari ad un quantitativo di 92,7 chili di ortofrutta fresca.
Leggi anche: Altro che dieta mediterranea, in Italia cresce la cattiva alimentazione
La contrazione dei consumi risente soprattutto degli effetti inflattivi che hanno dilagato negli ultimi anni, con i picchi di crescita nel 2022 (+14% rispetto al 2019 e +8% rispetto al 2021) e nel 2023 (+21% rispetto al 2019 e +7% rispetto al 2022) con il risultato di un euro chilo medio pari a 2,54 nel 2023, rispetto ad un euro chilo pari a 2,11 nel 2019, il che vuol dire che ogni italiano ha dovuto sborsare 43 centesimi in più per ogni chilo di ortofrutta acquistata.