Malattie cardiovascolari, se il medico prescrive ortofrutta il rischio cala

Con il cambiamento della dieta calano glicemia, perso corporeo e pressione sanguigna

di Redazione Food
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Malattie cardiovascolari, uno studio dimostra che se il medico prescrive più frutta e verdura i rischi al cuore diminuiscono

Uno studio dell'American Heart Association ha dimostrato come se medici e operatori sanitari prescrivono ai propri pazienti frutta e verdura, quest'ultimi ne aumentano il consumo, perdono peso e per anche per questo mostrano riduzioni significative della pressione sanguigna.

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Lo studio ha riguardato oltre 3.800 persone a basso reddito e/o a rischio di malattie cardiovascolari di 12 Stati dal 2014 al 2020. Al campione sono stati distribuiti buoni alimentari da 15-300 dollari al mese in rapporto alla dimensione della famiglia e al reddito per l'acquisto di frutta e verdura. Gli adulti hanno dichiarato di mangiare il 30% in più di vegetali nell'arco della giornata mentre per i bambini la percentuale è del 7%.

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L'assunzione di più frutta e verdura ha portato a un riduzione della glicemia, dell'indice di massa corporea e un abbassamento della pressione sanguigna. Non solo, l'effetto positivo sulla pressione è circa la metà di quanto prodotto dai farmaci comunemente prescritti per l'ipertensione.

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La ricerca ha integrato altri studi precedenti come quello realizzato dalla Tufts University, che aveva dimostrato come prescrivere frutta e verdura eviterebbe a 1,93 milioni di americani le complicazioni cardiovascolari come l'infarto e 350 mila decessi. In più si ridurrebbero i costi sanitari di circa 40 miliardi di dollari. Il Centers for Disease Control stima peò che solo un americano su dieci assume una dosa giornaliera sufficiente di frutta e verdura.

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