Mozzarella di bufala, scatta l'allarme per i prodotti fake nei ristoranti
Su 14 punti vendita sono state rilevate 13 violazioni e una diffida. Sequestrati 150 chili di prodotti non a norma e sanzioni amministrative per 45mila euro
Mozzarella di bufala campana Dop, prodotti fake in aumento: è allarme
C'è molta preoccupazione da parte del Consorzio per la Mozzarella di Bufala Campana Fake nei menu dei ristoranti. Dall’esito dell’operazione “E…state senza pensieri 2023”, condotta nei principali luoghi delle vacanze durante la stagione estiva appena effettuata dal settore Vigilanza del Consorzio della MBCDOP, emerge che sono troppi i prodotti fake nella ristorazione.
Bersaglio preferito sono ovviamente i turisti, anche nelle mete più esclusive come la piazzetta di Capri, il lungomare di Ischia o in costiera amalfitana. Insomma su 14 punti vendita sono state rilevate 13 violazioni e una diffida: in pratica il 100% delle verifiche ha riscontrato irregolarità. Sono stati inoltre sequestrati 150 chili di prodotti non a norma e elevate sanzioni amministrative per 45mila euro.
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Si tratta di un vero e proprio "record di citazioni" per la Mozzarella di Bufala Campana DOP nei menu dei ristoranti, dove l’acronimo “DOP” è elemento distintivo rispetto a una mozzarella generica. Dall’indagine che è stata condotta su un campione di 21.800 ristoranti presentata nei giorni scorsi anche al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, si accerta che i consumatori italiani ritengono importante la presenza del marchio sui propri acquisti alimentari e sono disposti a spendere anche fino al 10% in più per avere un prodotto certificato ma si scopre purtroppo che sono pure tanti i prodotti fake riportati nei menu .
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ll Consorzio di Tutela - riporta il Gambero Rosso - esprime soddisfazione per i risultati della ricerca e del grande sviluppo della vendita della MBCDOP ormai considerato come fiore all’occhiello delle produzioni tipiche Italiane, ma lancia l’allarme; il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani spiega : “I consumatori richiedono sempre di più i prodotti Dop, ma la risposta purtroppo, in numerosi casi, è che ci sono solo le sigle e spesso non c’è il prodotto vero. Scriverlo nei menu dei ristoranti diventa così solo uno specchietto per le allodole con l’obiettivo di attirare soprattutto turisti senza che in realtà venga servita una vera mozzarella DOP. Dai risultati della nostra ricerca - fa sapere ancora il Direttore Saccani – emerge che sono tanti gli stranieri che hanno voglia di assaggiare l’autentico Made in Italy e proporre invece prodotti fake danneggia l’immagine non solo della Bufala Campana, ma più in generale del comparto agroalimentare che punta tutto sulla qualità.
Il Consorzio rende noto di avere moltiplicato gli investimenti in vigilanza e continuerà a farlo, ma i controlli non potranno mai bastare e c’è bisogno di lavorare in rete con le istituzioni tutti insieme per favorire la corretta informazione e la conoscenza dei prodotti autentici all'interno dei menu dei pubblici esercizi incentivandone il consumo.