Earth Technology Expo, proposte e soluzioni per le grandi sfide green
La terza edizione di ETE si terrà dal 15 al 18 novembre 2023 a Firenze
Earth Technology Expo mostrerà le capacità dell’Italia nell’uso delle tecnologie per il controllo e la gestione dell’ambiente
Si svolgerà a Firenze dal 15 al 18 novembre 2023 la terza edizione della manifestazione italiana interamente dedicata all'ambiente, alle tecnologie e alla tutela del pianeta, Earth Technology Expo 2023 (ETE).
L'evento è stato presentato a Roma presso la sede della Protezione civile: c’erano, tra gli altri, Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile, Laura Lega, capo dipartimento dei Vigili del Fuoco, Mauro Grassi, direttore di ETE, Antonio Navarra, presidente del Centro Euro Mediterraneo per i cambiamenti climatici.
I relatori hanno presentato il programma dell’evento che porterà a Firenze scienziati, istituzioni e tecnici specializzati: l’Expo 2023 si occuperà della prevenzione e della protezione dell’Italia dai grandi rischi naturali (terremoti, frane alluvioni) e dagli effetti dei cambiamenti climatici, della tutela dell’ambiente e della gestione delle acque contro inquinamento, sprechi e siccità, delle nuove energie e di idee e azioni per la transizione ecologica e digitale.
ETE sarà a ingresso gratuito e con la possibilità per gli utenti di fare esperienze dirette legate alle nuove tecnologie per l’ambiente. Ci saranno 70 eventi tra workshop e presentazioni con 350 esperti della Protezione civile, Anci, Università, Ispra, Agenzia Spaziale, Cnr, Enea, Agenzia di coesione territoriale, Ministeri, Anbi, Crea, Autorità di bacino e tanti altri.
Earth Technology Expo 2023 avrà spazi ampi per un’esposizione completa e di sicuro impatto visivo ed emozionale fatto di satelliti, sensori, droni, intelligenza artificiale, modelli climatici e tutta l’alta ricerca Made in Italy per salvare il pianeta e avviarlo a una transizione ecologica concreta.
ETE è un punto di riferimento anche per la comunità scientifica e istituzionale internazionale con la Conferenza Euromediterranea sui cambiamenti climatici e con la collaborazione con il Forum internazionale sulle frane.
D'Angelis: "La prevenzione costa meno delle emergenze"
"La prevenzione costa infinitamente meno delle emergenze. Per far fronte ai danni da terremoti, frane e alluvioni spendiamo ogni anno, dal 1946, oltre 8 miliardi di euro. L’Italia ha speso oltre 20 miliardi di euro per i soli danni degli ultimi 7 periodi di siccità dal 2000 ad oggi (2001, 2002, 2003, 2012, 2017, 2019, 2022) e le crisi idriche ormai colpiscono non solo il Sud, ma soprattutto il Nord, che è l’epicentro della siccità in corso soprattutto per clamorose sottovalutazioni e carenze infrastrutturali. Alla Expo vedremo l’Italia che sa inventare ed innovare, e le tecnologie che ci aiuteranno ad anticipare e prevenire il più possibile i disastri ambientali", ha spiegato Erasmo D’Angelis, presidente Earth and Water Agenda.
Nel corso della terza edizione sarà inaugurata la nuova area "Noi italiani non rischiamo più", con la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le istituzioni e gli enti scientifici di ricerca per Startup e format legati all’autoprotezione.
Il Collegamento di ETE con il World Landslide Forum 2023
La novità di quest’anno è poi il link internazionale con il collegamento, in contemporanea, all’evento mondiale "World Landslide Forum 2023" con esperti provenienti da tutto il mondo nella gestione del rischio frane, coordinato da Università di Firenze Dipartimento Scienze della Terra.
In attesa dell’appuntamento, come gli altri anni, ETE avrà degli appuntamenti mensili: dal 22 marzo prenderanno il via i webinar di discussione e approfondimento dei temi più importanti per giungere alla proposta di un piano nazionale, in modo che si prepari un avvicinamento al grande appuntamento di novembre.
Fabrizio Curcio ha inoltre sottolineato che l’Expo ETE "è un percorso che si sta consolidando. Siamo già alla terza edizione e possiamo notare uno sviluppo significativo su tematiche centrali come l’impatto dei cambiamenti climatici, la transizione energetica, la transizione digitale, l’utilizzo di tecnologie speciali per l’osservazione della Terra dallo spazio come con Copernicus. Il Dipartimento della Protezione civile e il Sistema in generale ci sarà sia per intervenire nei dibattiti sia per ascoltare le tante voci esterne che possono darci spunti interessanti per la crescita e l’implementazione dell’azione su diverse tematiche che riguardano il ciclo dell’emergenza a partire dalla prevenzione su cui c’è bisogno di lavorare e di comunicare ancor di più e ancora meglio".