Baiardo e l'incontro Silvio-Graviano: ora i pm vogliono sentire Cairo

Anche il conduttore sospeso da La7 avrebbe raccontato ai pm di aver visto quello scatto finito al centro della polemica

Salvatore Baiardo
MediaTech

Caso Giletti, spunta il colloquio in carcere registrato dai pm 

Il caso Giletti continua a far discutere. Il conduttore di La7 è stato sospeso e con lui il suo programma "Non è l'Arena" senza una motivazione ufficiale. Le versioni emerse sulle possibili cause dello stop deciso dall'editore, Urbano Cairo sono molteplici. Di sicuro c'è che Giletti è stato ascoltato dalla Procura di Firenze in merito alle dichiarazioni fatte da Salvatore Baiardo, l'uomo che ha predetto l'arresto di Messina Denaro e che ha svelato l'esistenza di una foto che ritrae Silvio Berlusconi con il mafioso Graviano. Quello scatto - si legge su Il Domani - potrebbe essere una delle cause della fine anticipata del programma condotto da Giletti. Di certo, al momento, non c’è una versione ufficiale esaustiva. L’ipotesi che circola in procura antimafia a Firenze di sentire come testimone Urbano Cairo, l’editore di La7 e del Corriere della Sera, in quanto persona informata sui fatti, dopo che i pubblici ministeri hanno già ascoltato Massimo Giletti.

Giletti - prosegue Il Domani - avrebbe raccontato ai magistrati di aver visto uno scatto che ritrae l’ex presidente del consiglio, uno dei fratelli Graviano e il generale Francesco Delfino. A mostrargli il documento prezioso a tal punto da poter riscrivere la storia della seconda Repubblica è stato, secondo Giletti, Salvatore Baiardo. Tra i colloqui intercettati in carcere c’è una conversazione che, nella parte finale, diventa cruciale: "Rileva l'intenzione di poter far giungere un messaggio all'esterno del carcere a Silvio Berlusconi, nella circostanza definito “B”, e così era accaduto nel 2011 quando, a tale scopo, aveva utilizzato Salvatore Baiardo", scrive Francesco Nannucci, capo centro della Direzione investigativa antimafia.

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