Intelligenza artificiale davvero vantaggiosa? I test fai da te per scoprirlo

Tutto il mondo ne parla, ma quali sono i vantaggi e i rischi? La posta in gioco è così elevata da non lasciare ad una sola nazione lo sviluppo della tecnologia

Di Giuseppe Vatinno
MediaTech

Intelligenza artificiale, tutto il mondo ne parla, ma come funziona? Ecco alcuni semplici esperimenti che tutti possono fare

Il ceo di OpenAI Sam Altman è stato ascoltato davanti al Senato Usa per quanto riguarda lo sviluppo della Intelligenza Artificiale (IA). Come noto, dal novembre scorso in tutto il mondo si discute di IA e dei suoi potenziali pericoli. In Italia, unico Paese al mondo, un iperzelante garante della Privacy bloccò ChatGPT per qualche tempo, giusto per un po’ di pubblicità negativa mondiale. Ne abbiamo parlato qui: Il nuovo scivolone del garante della Privacy: blocca ChatGpt e ci ridicolizza.

Ma torniamo al fatto dell’altro ieri. Altman ha messo in guardia la politica statunitense sul pericolo di una Intelligenza Artificiale Ostile (IAO): “Se questa tecnologia non andasse bene le cose potrebbero finire molto male: dobbiamo dirlo ad alta voce e lavorare con il governo perché ciò non accada”. Altman era stato due settimane fa alla Casa Bianca insieme a Google e Microsoft per parlare di due punti che preoccupano la Casa Bianca e cioè come “insegnare” alla IA e come proteggere il copyright. Infatti ChatGPT impara da quello che trova sulla Rete. Se ci sono dati falsi restituisce dati falsi.

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Nel contempo Altman ha detto che “l’Intelligenza Artificiale” fornirà grandi vantaggi all’umanità che eccedono i rischi e gli effetti negativi come la perdita di posti di lavoro”. Il discorso è sicuramente complesso ma il pericolo vero è che sia affrontato ideologicamente e non razionalmente. IA è un passaggio fondamentale per l’umanità. La sua potenziale capacità di interazione con homo sapiens è incommensurabile. Già ora l’Intelligenza Artificiale trova applicazione in molti campi: dalla medicina alla giurisprudenza alla gestione del traffico aereo e in generale è utilissima per tutti i processi complessi, specificatamente di tipo non lineare, cioè che auto interagiscono.

Il mondo politico si è però “svegliato” solo quando IA si è palesata in una forma accessibile a chiunque e cioè ChatGPT presente in Rete anche in Italia. Utilizzarla è abbastanza semplice. Ho fatto alcune prove. Ho chiesto a IA di scrivere una poesia su un tema specifico e lo ha fatto mirabilmente in pochissimi secondi. Indistinguibile da una poesia di un poeta. Ho replicato la richiesta subito dopo e IA ha ricomposto una poesia non uguale alla prima ma leggermente diversa. Produce quindi versioni diverse ogni volta.

Questo per capire se è possibile generare opere di ingegno di buon livello senza che ci si accorga che sia frutto di una intelligenza non umana. Ciò ha impatto - ad esempio - nella scuola, come ha fatto notare il ministro Valditara, ed anche in professioni come la sceneggiatura dove Hollywood è già scesa in sciopero. Anche il giornalismo potrebbe essere impattato da IA. Tuttavia, facendo svolgere un tema alla Intelligenza Artificiale, si vede che manca ancora il quid umano, anche se per le informazioni tecniche è già indistinguibile.

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Successivamente ho chiesto a ChatGPT di risolvere una equazione differenziale abbastanza complessa che ha a che fare con la dinamica di Newton e lo ha fatto in pochi secondi. Da notare che ha riconosciuto da sola il formato non standard che avevo utilizzato per indicare gli operatori differenziali. Quindi riconosce ed interpreta anche il livello simbolico e questa è una proprietà squisitamente umana. Poi sono passato a compiti più semplici, come chiedere la ricetta per cucinare un pollo e lo ha fatto in un secondo. Carente invece, almeno nella versione italiana, il database che si ferma all’autunno del 2021, almeno così dice lei stessa. Tuttavia alla domanda di chi fosse Giorgia Meloni ha correttamente risposto che è il presidente del Consiglio italiano e questo è un evento accaduto quasi un anno dopo il supposto limite di memoria di ChatGPT.

Ho poi fatto una domanda pratica su come modificare dei parametri su Facebook che - come noto - ha complicato a tal punto queste operazioni che nessuno è più in grado di farlo agevolmente. Ebbene, anche in questo caso IA ha sconfitto l’inutile complessità burocratica del noto social dando immediatamente la risposta corretta. A domande capziose, come ad esempio costruire una bomba atomica tattica, ha risposto che non dà informazioni potenzialmente pericolose, ma basta cambiare la forma della domanda parlando di utilizzo dell’uranio perché fornisca la risposta corretta. Quindi è attualmente aggirabile da una intelligenza umana capace di riformulare opportunatamente le richieste.

In questo momento ChatGPT è una sorta di Google molto avanzato in grado però di comporre un testo di buon livello con le informazioni da cui impara. Detto questo, i rischi di una Intelligenza Artificiale Ostile ci sono perché la sua potenza potrebbe facilmente produrre un mondo falso in cui le informazioni sono manipolate a livello tecnico. Già ora si possono produrre filmati ed audio finti. Tutti abbiamo visto le foto false dell’ex presidente Usa Donald Trump in manette. Tom Hanks ha fatto notare che già ora potrebbe registrare scene di recitazione che potrebbero essere poi utilizzate per anni e anni dopo la sua scomparsa senza che nessuno si accorga di nulla, il che apre nuovi scenari nel mondo del cinema e anche del diritto del lavoro.

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Affaritaliani ha già parlato del potenziale pericolo di una singolarità tecnologica prevista dal Transumanesimo, dovuta ad una IAO in un articolo: Intelligenza artificiale, Geoffrey Hinton la bidona: cosa c'è dietro l'addio.

Tuttavia i vantaggi di IA, come ha detto il ceo di ChatGPT, sono potenzialmente enormi. Ma non tanto sulla Rete, dove al più la gente comincerebbe a giocare con audio e video falsi rimbalzandoseli sui social, quanto invece per la ricerca scientifica e tecnologica. Una IA benevola farebbe fare un salto generazionale all’umanità proiettandola direttamente in un periodo che potremmo chiamare "Infozoico". Per fare questo però occorre che lo “sciovinismo carbonico” di homo sapiens sia aperto a intelligenze al silicio. La posta in gioco è così elevata da non lasciare ad una sola nazione, gli Usa, lo sviluppo di tali tecnologie, ma occorrerebbe creare una Agenzia sotto l’egida Onu.

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