Social network, difendere i minori dai rischi del troppo utilizzo

Il numero uno della sanità Usa, Murthy, lancia un forte “warning” a genitori e Big Tech

di Daniele Rosa
MediaTech

Social network, i rischi per bambini ed adolescenti

“Occorre limitare ai minori i social network e bisogna difenderli dal cyberbullismo e abusi di ogni genere ” è il preoccupato “warning” del numero uno della sanità del Governo di Joe Biden, il dottor Vivek Murthy, “il “chirurgo” dello Stato. “I nostri bambini ed adolescenti non possono rimanere in tempo illimitato nel mondo virtuale mentre non ci è ancora chiaro quale sia l'impatto che un uso indiscriminato possa avere su di loro”. Il bisogno di lanciare “l’allerta” nasce dal crescente timore di esperti, ricercatori e soprattutto genitori su come e quanto il mondo internet possa danneggiare la salute mentale dei più giovani. Nella sua relazione Murthy ha evidenziato come le piattaforme social possano “agganciare” i più giovani, indifesi da certi approcci e modelli, condizionandone lo sviluppo cerebrale. E’ pure evidente come gli adolescenti consumino, soli e praticamente senza controllo, il loro rapporto con i social principalmente attraverso cellulare e pc.

Social network, cosa dicono gli adolescenti sui social

L’elemento più dannoso nel rapporto tra minori e social, secondo l’esperto americano, è il tempo che si passa navigando. Il 100% dei minori li utilizza tra i 13 e i 17 anni  confermando di usarli e di considerarli anche molto utili. E li considerano utili per quattro aspetti principali: sentirsi parte di una comunità, sentirsi più accettati, sapere di poter trovare consigli nei momenti difficili ed avere un palco per dimostrare i propri lati più creativi. L’elemento più dannoso nel rapporto tra minori e social, secondo l’esperto americano, è il tempo passato navigando. Più di tre ore al giorno possono creare problemi alla salute mentale e rischi di sviluppare problemi di ansia e depressione.Il 64% degli adolescenti afferma di essere stato esposto a contenuti che incitano all'odio su Internet. L'abuso delle reti può portare a rischi di disturbi alimentari, causare complessi sociali e ridurre l'autostima, soprattutto tra le ragazze. Le indagini hanno rilevato come un terzo dei giovani tra gli 11 e i 15 anni confermino di sentirsi dipendenti dai social network.

 

Social network, ai Governi la responsabilità di regole chiare

E quindi chi dovrebbe porre attenzione su questo utilizzo improprio dei social da parte dei minori? La responsabilità, secondo Murthy, è del governo che deve dare strumenti chiari per navigare in sicurezza. Al momento anche la tecnologia non sembra fare abbastanza per costruire spazi sicuri per bambini e adolescenti. Sarebbe necessario approcciare i social network come si trattano farmaci o giocattoli che devono superare test e controlli per evitare danni ai consumatori. "Dovrebbe essere adottato un approccio prioritario alla sicurezza dei prodotti di social networking, data la crescente evidenza del rischio di danno che rappresentano per alcuni bambini e adolescenti" conferma il “chirurgo dello Stato”. Anche l’American Academy of Pediatricians si dichiara d’accordo che "il mondo digitale non sia stato costruito pensando al sano sviluppo mentale dei bambini".

Social network, la difficoltà dei genotori per gestire gli adolescenti nel rapporto coi social

 

E non sono solo i sanitari o i politici ad essere preoccupati del rischio a cui sono esposti i minori. In prima fila ci sono i genitori che vedono sempre più difficile, rispetto al passato, guidare i figli verso un approccio equilibrato ai social network e alla convivenza digitale. Otto su dieci di loro ritengono inoltre che le aziende tecnologiche dovrebbero fare di più per proteggere i minori. Il numero uno della sanità americana ha invitato così le Big Tech ad essere trasparenti e a condividere i risultati delle loro ricerche con esperti indipendenti e il pubblico, stabilendo poi un'età minima per l'utilizzo delle piattaforme e dando priorità alla salute mentale e alla sicurezza nell’ideazione di nuovi prodotti. L’età minima per diventare utente di social dovrebbe essere di tredici anni anche se al momento il 40% sono bambini tra gli 8 e i 12 anni. Un altro avvertimento del rapporto è stato  quello di ridurre l'uso di telefoni cellulari, tablet e computer almeno un'ora prima di coricarsi, poiché i dispositivi "interferiscono con il sonno". Ultimo punto, ma probabilmente uno dei più importanti, è quello di educare i minori a difendersi nel caso siano vittime di cyberbullismo e abusi via mail, sms, giochi online o social network o se vengono contattati da un adulto che ha richiesto nudi o fotografie esplicite. Quasi sei ragazze su dieci sono state contattate online da estranei, che le hanno messe a disagio. Cyber ​​Tipline o Take it Down aiutano le vittime di questi casi. "Dì ad almeno una persona di cui ti fidi di più se sei stato vittima di abusi, non tenerlo segreto" è il messaggio finale del rapporto.

 

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