Svolta "pop" alla conduzione del Tg1. Contenuti glam, friccicarelli e gossip

Addio allo stile british

Giorgia Cardinaletti
MediaTech

Basti pensare a un’altra grande figura come Angela Buttiglione, in conduzione nel bel mezzo degli anni Ottanta, piena Prima Repubblica, anchorwoman ante litteram: serissima oltre che accollatissima

 


Ho visto lei (Giorgia Cardinaletti) che bacia lui. Lei (Sonia Sarno) che balla la Cuccarini con Fiorello. E un’altra lei (Adriana Pannitteri) tutta presa a celebrare la Carrà. Ovviamente da Trieste in giù. Tre inappuntabili professioniste del giornalismo, si legge su www.liberoquotidiano.it, accomunate da una grande passione: raccontare ogni giorno il Tg1 ai telespettatori. Che evidentemente, però, dopo la svolta british, in stile Bbc, impressa dalla direttora Maggioni e apprezzata da molti, ora dalla Gran Bretagna ha deciso di accostarsi un po’ anche a un altro formato giornalistico che, a Londra e dintorni, va per la maggiore: quello dei tabloid. Con i loro contenuti glam, friccicarelli, fino ad arrivare al confine con il gossip. Per carità, al Tg1 niente tette e culi. Però le nostre tre moschettiere di Mamma Rai sembra ci abbiano preso gusto a fare loro stesse un po’ notizia. Quello che un tempo, per chi con le notizie ci lavora, era vietatissimo, quasi deontologicamente scorretto, ma soprattutto, specie nel rito romano (e un tempo anche assai cattolico) del Tg1, semplicemente impensabile. Basti pensare a un’altra grande figura come Angela Buttiglione, in conduzione nel bel mezzo degli anni Ottanta, piena Prima Repubblica, anchorwoman ante litteram: serissima oltre che accollatissima.

Poi tra gli anni ’90 e i 2000, con l’avvento del berlusconismo, anche le donne del Tg1 hanno cominciato a rompere gli schemi. Per dire la loro salendo sulle barricate, come hanno fatto due prime firme del peso di Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi che lasciarono la conduzione in polemica con la linea editoriale di quegli anni. Oggi, invece, i tempi sono ulteriormente cambiati, con i giornalisti che anche a Saxa Rubra sono stati liberati dai loro look obbligatoriamente minimal e dai volti accigliati, varcando lo schermo in maniera decisamente più colorata. Qualche volta succede perché è inevitabile. Chi può fermare d’altra parte l’amore? Specie se, come nel caso di Giorgia Cardinaletti e Cesare Cremonini, sboccia a prima vista. O meglio a prima intervista. E allora share the love come ha scritto su Instagram la stessa conduttrice marchigiana del Tg1 delle 20,00 sotto a una foto in cui compare abbracciata proprio al cantautore. D’altra parte, come proprio Giorgia in un luminosissimo prendisole giallo ha confessato nei giorni scorsi a Francesca Fialdini che l’ha intervistata nella sua A ruota libera che «al Tg1 quest’anno di cose ne abbiamo combinate. Abbiamo anche portato il pianoforte in studio e fatto cantare Gigi D’Alessio». Svolta glam e evidentemente anche un po’ neomelodica.

A turbare la quiete del primo tg italiano, sempre nei giorni scorsi, è arrivato Fiorello che, sull’onda dell’entusiasmo e del successo di Viva Rai2! non ha esitato a inventarsi una notizia, improvvisando uno sketch in cui l’ignara Sonia Sarno, conduttrice del Tg1 delle 13,30, secondo Fiore, aveva precedenti come «ballerina di Fantastico» e allora via a ballare insieme La notte vola. Glam per tutte le edizioni, insomma. Anche per quella del mattino in cui una delle regine dell’alba è la compassata Adriana Pannitteri che improvvisamente non si è data alla danza, ma alla scrittura di un libro che celebra La ragazza perfetta ossia Raffaella Carrà, in occasione dell’80esimo anniversario della nascita. Opera benedetta anche da un nume tutelare storico della redazione spettacoli del Tg1, Vincenzo Mollica che ha spiegato come Adriana Pannitteri nel suo libro svela il vero volto, quello più umano e autentico, dell’icona per eccellenza del nostro BelPaese. Un volto al quale, evidentemente, ha deciso, più o meno consciamente, di ispirarsi anche il nuovo Tg1. Che se davvero volesse somigliare alla Carrà, avrebbe il successo più che assicurato.

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