Vespa in Masseria e la pubblicità occulta: Fnsi valuta l'esposto all'Antitrust

La rassegna politica del giornalista Rai in corso a Manduria (Puglia) è diventato un maxi spot autocelebrativo? Interviene la Federazione Nazionale Stampa

di Redazione Mediatech
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Forum in Masseria, la rassegna politica diventata uno spot? Fnsi: "Maxi spot all'iniziativa imprenditoriale dell'artista Vespa"

Continua a far discutere la quarta edizione di "Forum in Masseria",  la rassegna politica che sta andando in scena nel resort di Manduria, in provincia di Taranto (Puglia), di proprietà di Bruno Vespa, giornalista Rai di lungo corso. Oltre alla premier Giorgia Meloni, accolta venerdì 9 giugno, quest'anno hanno partecipato otto ministri, tra i quali Matteo Salvini. L'accusa principale è di "pubblicità occulta" che si starebbe facendo il giornalista-imprenditore alle spalle del festival politico. 

"L’appuntamento in Puglia si è tramutato in un maxi spot a una iniziativa imprenditoriale dell’artista Vespa", ha dichiarato ieri il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, in occasione dell’intitolazione dell’aula comunale di Brusciano a Giancarlo Siani. La Federazione Nazionale Stampa Italiana starebbe quindi valutando "un esposto all’Antitrust sull’evento organizzato da Vespa nella sua masseria”. "Non possiamo tacere che si tratta di una ulteriore dimostrazione di sudditanza al governo: da ‘terza camera’ a ‘resort del governo’. Del resto, i dati dell’Osservatorio di Pavia relativi ai tg sono impressionanti. Siamo certi che siano già all’attenzione dell’AgCom”, ha detto ancora Trapani. 

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Forum in Masseria, tuona anche il sindacato Usigrai: "Ci hanno promesso una Rai pluralista che ancora non si vede" 

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che ha annunciato all'Adnkronos che "nei riguardi dell'evento organizzato da Bruno Vespa nella sua masseria Li Reni, in cui sono stati invitati esponenti politici del governo, presenteremo unr esposto all'Antitust perché sia valutato se ricorrono gli estremi della pubblicità occulta". "Mi pare evidente, ha rimarcato Rienzi, che possa trattarsi di pubblicità occulta, e che Vespa si sia fatto un'enorme pubblicità gratis attraverso l'organizzazione di questo summit. Vogliamo vederci chiaro e andremo fino in fondo".

Ma non solo. Parole taglienti sono arrivate anche dall’esecutivo Usigrai che in una nota ha affermato: “Ci hanno promesso una Rai trasformata e pluralista. Ci chiediamo se nel cambio della narrazione sia compresa – all’interno di tg e programmi di approfondimento – anche la pubblicità dell’attività commerciale riconducibile alla famiglia di un collaboratore/artista della Rai. Non uno qualunque, ma il conduttore dei programmi di informazione di Rai 1, già pensionato della Rai, già direttore del Tg1 e infine ‘artista’ per difendere i suoi compensi dal tetto fissato per i dirigenti Rai a 240mila euro. Il tutto nel silenzio del vertice di viale Mazzini”. 

“In un’azienda come la Rai dove anche per presentare un libro al circolo dei lettori bisogna chiedere un’autorizzazione, vorremmo sapere se e perché è stato consentito che un programma di approfondimento andasse in onda dalla masseria di famiglia del collaboratore che la conduce”, ha continuato il sindacato dei giornalisti Rai. “Chi ha consentito che nei servizi dei Tg finisse in primo piano il marchio di detta masseria, una attività commerciale dove è possibile prenotare un soggiorno, organizzare un evento o un pranzo, anche attraverso le maggiori piattaforme online? Perché codici etici, regolamenti di disciplina, iter autorizzativi vigenti in azienda per tutti, dipendenti e collaboratori, non hanno suggerito di trovare soluzioni che evitassero di intrecciare il lavoro di un collaboratore e gli interessi commerciali della sua famiglia?”. 

Nel frattempo, Vespa ha ribattuto: “Siamo alla quarta edizione del ‘Forum in masseria’. Quando, per le prime edizioni, abbiamo ospitato i ministri del governo Draghi nessuna obiezione. Appena è arrivato al governo il centrodestra, ci scopriamo asserviti. Come mai?”.

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