Aggressione omofoba a coppia gay: "Vuoi vedere come ti ammazzo?". VIDEO

Una coppia di ragazzi è stata minacciata e insultata davanti alla stazione di Pavia: "Scappavamo e nessuno ci ha aiutato"

Aggressione omofoba a Pavia
Milano

Aggressione omofoba a coppia gay: "Vuoi vedere come ti ammazzo?"

Una coppia di ragazzi gay è stata aggredita con minacce e insulti davanti alla stazione di Pavia. Le minacce omofobe, riprese da uno dei due ragazzi su Instagram, sono state poi postate da uno dei due ragazzi con l'hashtag #pridemonth, in riferimento al mese di giugno, in cui si celebrano i diritti Lgbt+

La denuncia del ragazzo sui social

"Oggi ho deciso di fare un giro a Pavia col mio ragazzo e questo è stato il benvenuto" scrive il ragazzo sui social postando il video che ritrae un uomo mentre lo insegue e gli urla: "Gay, fro... di merda vuoi vedere come ti ammazzo?" Nel filmato l'uomo continua a ripetere una serie di insulti e a minacciare il ragazzo che aveva iniziato a riprendere la scena con il cellulare. "Sono davvero stufo di episodi di omofobia in Italia, tra la completa indifferenza di tutti. A cosa serve il #PrideMonth?Tutto questo deve smettere di essere la normalità!" ha scritto su Instagram. Tante le frasi offensive rivolte ai ragazzi, come "femminuccia, vatti a mettere la minigonna", e ancora "devi crepare, ma non ti vergogni?", e pure "vuoi vedere come ti rubo il telefono e te lo spacco? mettiti il grembiule dell'asilo".

"Sono stufo di questi attacchi semplicemente per come uno è - ha detto in un video successivo postato sempre su Instagram - e per come va in giro. Sono stufo di farmi urlare frocio. Dover scappare delle persone semplicemente per essere se stessi. E sono stufo delle persone che dicono che il pride month non serve a niente, che non serve a niente manifestare perchè serve oggi più che mai. E' da quando ho 14 anni che la gente continua ad avere la libertà di insultarmi per strada" ha detto.

Aggressione a gay a Pavia: "Stavamo scappando e nessuno ci ha aiutato"

"Noi stavamo scappando e la cosa che più mi ha sconvolto è il fatto che nessuno si è frapposto tra di noi e quell'uomo che si inseguiva perché voleva picchiarci; che nessuno scattasse fotografie, almeno come prova". Il ragazzo che per poco non è stato aggredito perché gay con un amico a Pavia (il video è diventato virale sul web) ha raccontato al suo avvocato che tutto è nato nel sottopassaggio della stazione dove i due stavano camminando tranquillamente. Come riferisce Ansa, l'uomo li ha insultati "Pezzi di m....", loro hanno solo chiesto ragione dell'insulto e, alla sua reazione si sono allontanati, L'uomo poi li ha inseguiti, minacciandoli pesantemente e ha continuato proferire insulti omofobi.

La legale della coppia aggredita: "C'è da avere paura in un Paese così"

I due hanno trovato rifugio in un hotel e dell'aggressore hanno perso le tracce. Si sono rivolti alle avvocate Chaty La Torre e Francesca Florio che presenteranno al più preso una denuncia. L'avvocatessa La Torre, da tempo attiva nell'assistenza legale delle persone Lgbtiqa+, riflette: "Io comincio ad aver paura a trovarmi in un paese in cui si rischia di essere aggrediti per il fatto di essere diversi". E aggiunge: "Dopo aver parlato per mesi del ddl Zan, ora queste vicende sono scomparse dall'agenda politica. E' ora che il parlamento scelga: siamo dalla parte delle ragazze e dei ragazzi che rischiano di essere aggrediti o lasciamo fare?". L'uomo che ha insultato i due ragazzi dovrebbe essere noto alle forze dell'ordine per varie intemperanze in stazione.

Il partito Gay si appella al Governo: "Norme femminicidio siano estese anche a casi di omofobia"

"Questo episodio è solo uno dei tanti che avviene ogni giorno contro le persone Lgbt+, con l'unica differenza che le vittime sono riuscite a riprenderlo ed hanno scelto di pubblicarlo. Pertanto, dato che proprio oggi il governo sta elaborando il decreto contro la violenza sulle donne, che prevede anche l'utilizzo di video per garantire l'arresto immediato dell'aggressore, chiediamo alla premier Giorgia Meloni, che tale norma sia estesa a tutte le vittime di odio comprese le persone Lgbt+" ha affermato Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay - Lgbt+, Solidale Ambientalista Liberale. "Tale estensione - sottolinea - tenderebbe a dare una minima certezza alle vittime Lgbt+ che denunciano, in attesa di una legge contro l'omobitransfobia, per la quale questo governo ha una serie di resistenze ideologiche, ma ci auguriamo che almeno su questi casi il governo possa consideraci cittadini al pari degli altri".

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