Atti persecutori verso monsignor Perlasca: condannato il cardinale Becciu
La decisione del tribunale di Como su un procedimento che ha come sfondo le accuse nei confronti del cardinale sulla gestione di fondi della Segreteria di Stato
Atti persecutori nei confronti di monsignor Perlasca: condannata il cardinale Becciu
Aveva fatto causa per atti persecutori nei confronti di monsignor Alberto Perlasca. Ma nel fare questo, secondo il tribunale di Como, il cardinale Angelo Becciu si è reso autore del reato di "abuso dello strumento processuale". I giudici mettono un punto alla vicenda che vede protagonisti i due religiosi. Sullo sfondo c'è tuttavia un processo delicato in corso in Vaticano: monsignor Perlasca, assieme all'amica Genoveffa Ciferri, è tra i testimoni nel procedimento a carico del cardinale Becciu in merito alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. Perlasca dovrà testimoniare il 24 ed il 25 novembre.
I tentativi del cardinale Becciu di dilazionare il processo e di far ritrattare monsignor Perlasca
Prima della sentenza relativa all'"abuso dello strumento processuale", il cardinale Becciu aveva fatto richiesta di dilazionare la definizione della causa per timore del clamore mediatico collegato "alla possibile influenza ed incidenza che la predetta sentenza potrebbe avere nel processo penale" sulla gestione dei fondi della Santa Sede. Ma tale richiesta è stata rigettata.
Vano anche il tentativo del cardinale di ottenere un sequestro conservativo di 500mila euro nei confronti di Perlasca e Ciferri. Come riporta Repubblica, nella sentenza bresciana il giudice ha rilevato "l'assoluta evanescenza - e non mera infondatezza - che ammanta la pretesa rivolta nei confronti del convenuto Perlasca". Becciu avrebbe infine anche tentato di far ritrattare a Perlasca, suo ex sottoposto, le testimonianze accusatorie, chiedendo aiuto al vescovo di Como cardinal Oscar Cantoni, che testimonierà a sua volta l'1 dicembre.