Milano: il tragico scambio di identità delle vittime della fuga di gas
I familiari di Francesco Mazzacane vanno in ospedale convinti di incontrare il figlio: solo lì apprendono che il suo corpo è in obitorio
Milano: il tragico scambio di identità delle vittime della fuga di gas
Emerge un drammatico dettaglio nella vicenda della morte di Francesco Mazzacane a causa di una fuga di gas all'interno del residence si Segrate in cui pernottava assieme al compagno Pietro Caputo: inizialmente mercoledì sono state comunicate anche alle famiglie generalità sbagliate. In pratica, uno scambio di persona per una errata interpretazione del personale del 118, che ha pensato che a perdere la vita fosse stato Caputo. Il quale invece, a causa delle esalazioni dovute alla caldaia difettosa, è in gravi condizioni in ospedale. A morire è stato dunque invece il 24enne Mazzacane. La madre della vittima lo ha scoperto nel modo più drammatico: si è recata al Fatebenefratelli per trovare il figlio ma vi ha trovato il compagno. E lì le hanno detto che il corpo del figlio era all'obitorio.
I familiari di Pietro Caputo in obitorio scoprono che il figlio è ancora vivo
Emozioni opposte per i familiari di Pietro Caputo, recatisi all'obitorio per riconoscere il corpo del figlio, per scoprire che era invece ancora vivo in ospedale
Fuga di gas a Milano e drammatico scambio di identità: cosa ha causato l'equivoco
Cosa ha causato il terribile malinteso? A quanto pare i documenti di Caputo erano sul comodino sul lato del letto nel quale era disteso, deceduto, Mazzacane.