Lombardia 2023: Sala si sfila, Cottarelli apre. Ma è lite tra M5S e Azione

Il centrosinistra verso le Regionali in Lombardia nel 2023. Il sindaco di Milano: "Escludo la mia candidatura". Coalizione larga? M5S e Azione già litigano...

Beppe Sala e Carlo Cottarelli
Milano
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Lombardia 2023: Sala si sfila, Cottarelli apre. Ma è lite tra M5S e Azione

Azione - come anticipato da Affaritaliani.it Milano - potrebbe decidere di andare da sola alle prossime elezioni regionali in Lombardia nella primavera del 2023 visto anche come si stanno mettendo i rapporti con il Movimento 5 Stelle. Non a caso oggi il Segretario Regionale di Azione, il Consigliere regionale Niccolò Carretta ha risposto alle accuse del capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio Regionale Nicola Di Marco in maniera netta. Il Pd nonostante tutto continua a lavorare per una coalizione larga mentre oggi il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ribadito la sua non disponibilità a candidarsi, diversamente dall'economista Carlo Cottarelli che ha tenuto una porta aperta all'ipotesi.

Carretta (Azione): "Da noi nessun ripensamento su Lega e Fontana, mentre l'M5S..."


“Da mesi - sottolinea Carretta - chiediamo un progetto credibile e alternativo per governare la Lombardia: giusto oggi i 5S portano in Aula due mozioni contro i termovalorizzatori e a favore di una generica pace in chiave populista e demagogica, che ci vedono decisamente contrari".

"Azione – prosegue il Segretario regionale Carretta – non ha nessun dubbio o ripensamento su Fontana e sulla Lega, cosa che non si può dire del M5S, che ci ha governato assieme firmando i vergognosi decreti sull’immigrazione di Salvini e il Reddito di Cittadinanza. In Lombardia il consenso lo vogliamo costruire parlando di sviluppo economico, concorrenza su Trenord e di un sistema sanitario che si aggiusti dove serve, senza fare di tutta un’erba un fascio. Del resto, è stato proprio un consigliere regionale 5S, ex deputato, a dire apertamente in Consiglio regionale non più tardi di qualche settimana fa che non ritiene Azione un interlocutore. Io penso che il partito del No a tutto e del reddito di cittadinanza non possa essere un interlocutore credibile soprattutto per i lombardi.”

Il Pd cerca di mediare, ma Azione e M5S sono distanti

A margine di un evento, ieri il capogruppo dem al Pirellone, Fabio Pizzul, aveva detto che si stava lavorando a una coalizione piu' ampia possibile e tra gli interlocutori aveva citato sia il M5s che Azione. A stretto giro, pero', gli aveva risposto per Azione lo stesso Carretta: "Vogliamo costruire una proposta credibile e alternativa di Lombardia, ma il Pd continua a utilizzare la leva delle regionali per forzare un'alleanza nazionale strutturale con il M5s, lontana dal sentire dei lombardi".

Di Marco (M5S):  "Azione si basa sulla vanità del proprio leader"

Oggi il capogruppo del M5s in Regione, Nicola Di Marco, aveva attaccato: "Azione si chiama fuori dai tavoli tematici, perche' fonda la propria ragion d'essere non sui temi, ma sulla vanita' del proprio leader, di cui i lombardi possono continuare a fare a meno, e sull'odio nei confronti del M5s". Un comportamento che "non vorremmo essere premessa a un ripensamento di Azione in merito ai disastri di questa giunta noi sul loro operato non cambieremo certo idea".

Lombardia 2023, Sala: "Escludo la mia candidatura"

Nel frattempo oggi ha parlato di Regionali anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che si è ancora una volta tirato fuori dalla bagarre escludendo la possibilità di una sua candidatura: "“Dal nostro punto di vista, escludendo una mia candidatura, penso che la questione sia se fare delle primarie oppure no. Il punto è tenere insieme una coalizione larga. Non sarà facile però mi pare che è su questo che stiano lavorando. L’obiettivo rimane sempre arrivare a una decisione per l’estate”, ha detto il sindaco. 

Lombardia 2023, Cottarelli: "Se me lo chiedessero insistendo, ci penserei..."

Per un possibile candidato che si sfila, ce n'è un altro che oggi ha invece tenuto aperta la porta. Si tratta di Carlo Cottarelli, che intervendo a Rai Radio 1 per Un Giorno da Pecora ha detto: "Io candidato governatore della Lombardia? L'ho letto sui giornali, per ora non ci penso proprio. Se me lo chiedessero, insistendo, ci penserei, riflettendo", perche' "e' sempre importante avere un ruolo pubblico". "Ma poi ci dovrei pensare per bene", riprende l'economista osservando che, si', "le voci circolate riguardano il centrosinistra" ma "se fossero tutti e due sarebbe ancora meglio. Ma dipende da quello che si propone, da quello che si vuole fare"

Carretta (Azione): "Cottarelli ha le carte in regola"

E Carretta di Azione ha commentato positivamente la possibile candidatura di Cottarelli:  "E' evidente che Carlo Cottarelli ha tutte le caratteristiche e le carte in regola per rimettere in marcia e per tornare a far funzionare una Regione come la nostra che ha smarrito la propria progettualita. E' un profilo stimato dagli italiani e trasversale la reputo una persona di assoluto spessore umano e politico, poi vedremo questi mesi cosa ci porteranno".

Azione: "Non c'è mai stata una coalizione"

Ad ogni modo, "non c'e' mai stata una coalizione", ha proseguito l'esponente di Azione in relazione alle polemiche sul perimetro dell'alleanza e sull'eventuale partecipazione del M5s. "Noi interloquiamo con le altre forze di opposizione e di maggioranza quotidianamente - ha continuato - discorso diverso invece e' preparare le prossime elezioni regionali". In cui "noi vogliamo essere al centro di un progetto credibile di rinnovamento della Lombardia perche' condividiamo un giudizio negativo sull'attuale governatore", ma "riteniamo che questa proposta per la Regione non possa essere costruita sulla base dei 'no' ai termovalorizzatori, del giustizialismo e delle posizioni ambigue in ambito geopolitico". Insomma, "se gli altri partiti vogliono stare con noi con proposte credibili e concrete abbiamo le porte aperte, se invece si pensa di proporre ai lombardi un'accozzaglia solo per andare contro qualcuno non saremo di questa partita".

E comunque, "non abbiamo strappato, ma chiediamo chiarezza al Pd", perche' "pensiamo che soprattutto al Nord gli elettori hanno un modo di intendere la societa' e la politica diverso e antitetico al M5s". Per questo "chiediamo che ci sia un ordine di priorita', che prima interloquisca con la parte piu' liberale e riformista di un'eventuale coalizione - ha concluso - noi ci poniamo in questa posizione e rimaniamo in attesa confidando nell'equilibrio del segretario regionale Pd Vinicio Peluffo con cui ho un rapporto franco e corretto".

Peluffo (Pd) ribadisce: "Noi al lavoro per una coalizione larga"

"Noi siamo al lavoro per costruire una coalizione larga che rappresenti una prospettiva progressista per le regionali del 2023 e per le sfide elettorali piu' prossime, le amministrative di giugno. Il nostro obiettivo e' dare ai cittadini proposte di buona amministrazione dei nostri comuni e della nostra Regione. Usciamo da anni di pandemia, che in Lombardia sappiamo com'e' andata, e ora dobbiamo affrontare una situazione internazionale molto complessa che ha ricadute sulla vita delle famiglie. E' nostra responsabilita' lavorare per una coalizione larga e coesa che sappia dare le risposte che i cittadini si attendono". Lo dichiara il segretario regionale lombardo del Pd, Vinicio Peluffo, dopo le polemiche tra Azione e M5s

Comazzi (Forza Italia); "Il Pd si alleerà con se stesso"

La situazione fluida nel centrosinistra è osservata nel frattempo con attenzione dal campo avversario. Così Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale:  "In Lombardia il Pd sta cercando disperatamente alleati per le prossime regionali ma a giudicare dai continui litigi tra le forze di opposizione finira' per coalizzarsi con se stesso".  "Tra veti incrociati e polemiche - prosegue Comazzi - da mesi i gruppi di minoranza procedono in ordine sparso, dando vita a un'opposizione confusionaria e disordinata. Il Pd, tentando una goffa mediazione tra il partito di Calenda, +Europa e i 5Stelle, sta cercando di dar vita a un'ammucchiata senza costrutto pur di piantare una bandierina alle prossime regionali. Di fronte a un tale spettacolo il centrodestra ha il dovere di impegnarsi al massimo per impedire a una simile armata Brancaleone di governare la Lombardia"

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