Pd, Barberis: Proposte riformiste a disposizione di Schlein. Ma serve ascolto
Il capogruppo Pd a Milano Filippo Barberis sul ruolo dei riformisti: "C'è diversità di posizione su alcuni punti della manifestazione M5S, ma..."
Pd, Barberis: "Proposte riformiste a disposizione di Schlein. Ma serve ascolto"
"Nel mondo riformista c'è un patrimonio di proposte concrete a disposizione di tutto il partito e della segretaria Elly Schlein". Il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Milano, Filippo Barberis, interviene sulle polemiche di questi giorni per la partecipazione di Schlein alla manifestazione del M5s. Intervistato da Affaritaliani.it Milano, Barberis esclude il ‘rompete le righe’ nel partito. Ma auspica "un ascolto sincero e un reale coinvolgimento nelle decisioni più importanti" dell'ala riformista. Che, a sua detta, non intende muoversi "in ottica contrappositiva". Lavorando "tutti insieme", infatti, "possiamo essere più forti".
Barberis, eppure questa volta il dissenso di alcuni riformisti dem è stato palese.
La componente più riformista ha sentito l'esigenza di ribadire una diversità di posizione su alcuni punti della manifestazione M5s, a partire dalla politica estera che vede una linea chiara del Pd contro l'invasione della Russia e a favore dell'Ucraina per una soluzione di pace che non può essere una resa. Questioni su cui anche la segretaria ha dato più volte conferma.
Posizioni come queste, però, rendono più complesse eventuali alleanze con i pentastellati.
È chiaro che le alleanze si fanno tra diversi, sennò non ha neanche senso lo sforzo che stiamo facendo per ricostruire un centrosinistra. Un'operazione necessaria per presentare agli elettori un'alternativa di governo di cui dobbiamo essere il perno, senza smarrire la nostra identità. Non possiamo permetterci di chiuderci ma allo stesso tempo serve coltivare la nostra identità per essere riconoscibili, con proposte chiare per essere capiti da quanti più italiani possibile.
Quindi come ci si trova con il M5s?
L'esigenza di creare un'alternativa porta a capire quali possono essere alcune battaglie comuni, come il salario minimo, la sanità e il tema dei costi della casa, che non riguarda solo i giovani. Vorrei che noi costruissimo alcune battaglie comuni concrete, fronti su cui ricostruire dialogo e co-progettazione politica.
I riformisti rimarranno nel Pd?
La sensibilità riformista è fondamentale per l'identità del Pd, che nasce dall'idea di tenere insieme le diverse culture politiche democratiche della sinistra italiana. Il grosso di questa componente ha sostenuto Stefano Bonaccini all'ultimo congresso, riconoscendo naturalmente la vittoria di Schlein alle primarie. Credo che sia importante che la segretaria faccia tesoro di questa esperienza riformista, che coinvolge tra l'altro tantissimi amministratori locali. Noi vogliamo sostenerla: in questa fase, il suo successo è anche il nostro.
Da questo punto di vista serve uno sforzo verso l'unità anche dei riformisti?
Certamente, e proprio a partire dal lavoro comune fatto a sostegno di Bonaccini, non si deve smarrire questo percorso di integrazione che può semplificare il dibattito interno al partito. È importante che i riformisti ricerchino una sintesi tra loro proprio per confrontarsi nella maniera più efficace con la segretaria.