Def, via libera da Camera e Senato. A Montecitorio scoppia la bagarre. VIDEO
La risoluzione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio è passata in entrambi i rami del parlamento. Ma gli scontri non si placano
Il Def passa sia alla Camera sia al Senato dopo il ko di ieri della maggioranza. Ma in Aula scoppia la bagarre
La risoluzione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio è passata oggi, 28 aprile, sia alla Camera sia al Senato. Nell'Aula di Montecitorio, stamattina, 221 sono stati i voti a favore, 116 i contrari.
A Palazzo Madama, invece, il documento è stato approvato con 112 voti (57 i contrari). Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, prima del passaggio al Senato, aveva dichiarato: "Bene, ma non è finita. Andiamo avanti come previsto con il decreto il Primo maggio. Poi sempre con atteggiamento di responsabilità andiamo avanti. Credo che dagli errori si impara, spero che in futuro non si ripetano situazioni simili".
Il riferimento è a quanto avvenuto nella giornata di ieri, 27 aprile, quando la maggioranza di governo aveva disertato gli scranni e la seduta era stata aggiornata.
Def, Tremaglia (FdI): "Chiediamo scusa a italiani e a Meloni"
"Ieri eravamo qui, non eravamo a casa. Non c'era nessuno a spasso. Noi ieri eravamo presenti in Aula, avevamo 5 assenti come Fdi, la maggior parte dei quali per ragioni di salute. Detto questo, noi ci dobbiamo assumere le nostre responsabilità. Dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori e al governo, che sta lavorando bene. Dobbiamo chiedere scusa, io personalmente, al presidente Meloni, la quale a noi di Fdi ha dato sempre esempio di umiltà e di serietà" ha detto il deputato di Fratelli d'Italia Andrea Tremaglia, intervenendo in Aula durante la discussione generale sul Def e sulla nuova Relazione al Parlamento.
"Ci prendiamo la nostra quota di responsabilità ma non c'è nessuna crisi politica, nessun messaggio che si voleva dare a qualche ministro e anzi per quando riguarda Giorgetti gli diciamo grazie per quanto ha fatto". Così invece il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari.
"Non c'è nessuna crisi politica in atto, i partiti della maggioranza che sostengono il governo sono uniti" ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli. Semmai, la colpa, spiegano sia Molinari che Foti, è del taglio dei parlamentari e del mancato adeguamento dei vari quorum ai nuovi numeri della Camera. Pronta la replica del terzopolista Roberto Giachetti: "La matematica non è un'opinione o, come disse Totò, 'la somma fa il totale', e cioè la maggioranza assoluta, con il taglio dei parlamentari, non c'entra nulla. La maggioranza assoluta è in funzione del numero dei parlamentari, in percentuale: prima era di 316, ora di 201".
Def, Meloni sulla diserzione della maggioranza in Aula: "Incide il taglio dei parlamentari"
"Credo che dobbiamo fare i conti con il fatto che il taglio dei parlamentari incide perché il doppio incarico rende più facile che in Aula manchino i numeri", osserva Giorgia Meloni da Londra, nel secondo giorno di visita ufficiale. "Credo sprattutto che bisogna parlare con i capigruppo e trovare un modo per garantire che si riesca a fare il doppio lavoro lavorando di più, se necessario, perché purtroppo riguarda tutti. Ma non prevedo ipotesi di sostituzioni di doppi incarichi", garantisce. "Bisogna però garantire i numeri. Insisto, non ci vedo un segnale politico, è stata una svista. Ho fatto tanti anni in Parlamento, può succedere ma non deve succedere più", conclude la premier.
Def, dura l'opposizione sullo "scivolone" della maggioranza in Aula
Dalle opposizioni la "reprimenda sullo scivolone" della maggioranza non è stata certo tenera: "Non ho parole: non è la mia reazione ma quella della premier Meloni costretta a fare i conti con una maggioranza incapace di garantire i numeri necessari ad approvare il Def", accusa la capogruppo dem Chiara Braga. "La cifra del vostro agire è l'incompetenza", attacca Bonelli. "Ci attendevamo almeno che ieri la presidente Meloni andasse al Quirinale a chiedere scusa per una pagina vergognosa" rincara il pentastellato Riccardo Ricciardi.
Def, opposizione all'attacco quando Foti ricorda le assenze. Scoppia la bagarre in Aula
Durante la seduta alla Camera, però, è scoppiata una vera e propria bagarre, che ha costretto alla sospensione della seduta. Mentre i deputati del Pd abbandonavano l'Aula dopo un attacco di Tommaso Foti (FdI) a Debora Seracchiani, Nico Stumpo del Pd si è scagliato verso i banchi di FdI. Sono intervenuti i commessi e son volati spintoni.
Il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia ha puntato il dito contro le opposizioni: "Consiglierei alle opposizioni di guardare alle loro assenze, non esiste un ponte per la maggioranza e un ponte per l'opposizione, esiste un comune senso di responsabilità". "Ma che dici? Vergogna! Smettila", gli hanno urlato tanti deputati dell'opposizione. Particolarmente veemente è stata Debora Serracchiani.
Def, scoppia la bagarre alla Camera. Bonelli al Gemelli per accertamenti dopo il malore
Momenti di tensione, poi, ci sono stati per il verde Angelo Bonelli, che ha avuto un malore dopo il suo intervento sul Def. Portato all'ospedale Gemelli per accertamenti, è stato poi dimesso.