Governo, Giorgetti si dimette? "Tra qualche mese potrei non...". Il caso
La solita battuta uscita male del ministro dell'Economia
Giorgetti: "Sfruttatemi finché sono ministro, perché tra qualche mese potrei non esserlo più"
Laureato in economia aziendale all'Università Bocconi di Milano. Dottore commercialista, revisore dei conti. Stimato al Quirinale (ottimo rapporto con Sergio Mattarella), amicizia importanti in Vaticano, apprezzato da Bruxelles (per il suo stile draghiano) alla City fino alla Casa Bianca, sia che governino i democratici sia che al timone degli States ci siano i repubblicani. Giancarlo Giorgetti, mite leghista della prima ora nato il 16 dicembre 1966 a Cazzago Brabbia (Varese), che di mestiere fa il ministro dell'Economia e delle Finanze del governo Meloni, ha certamente molte qualità, riconosciute anche dagli esponenti delle opposizioni.
Ma ha un grave difetto, gravissimo. E' totalmente, completamente, irrimediabilmente incapace di fare battute. Ha un senso dell'umorismo tutto suo, incomprensibile. In visita in Valtellina, il titolare del Mef ha risposto ai giornalisti che lo hanno seguito: "Sfruttatemi finché sono ministro, perché tra qualche mese potrei non esserlo più".
Apriti cielo. Salvini lo vuole silurare? Lascia la Lega? Ha litigato con Meloni? Crolla il governo e si torna al voto? No, niente di tutto ciò. E' GG, come lo chiamano in Lega, e voleva fare una battuta. Al solito, gli è venuta male. D'altronde è abituato a rispondere con poco comprensibili emoticon e cerca sempre di dribblare la stampa con l'ironia. Ma nonostante la sua passone per la squadra di calcio del Southampton di british humour nemmeno l'ombra.