Intercettazioni, stretta di Nordio: “Tuteleremo segretezza e dignità”

Il ministro della Giustizia tira dritto sulle riforme ma assicura: "Non comprometteremo le indagini su mafia e terrorismo"

di redazione politica
Politica

Intercettazioni, il Guardasigilli Nordio: "Nessuna compromissione nelle indagini per i grandi crimini"

"Noi interverremo per attuare completamente l'art. 15 della Costituzione che afferma la libertà e la segretezza delle conversazioni”. Con queste parole il ministro della Giustizia Carlo Nordio continua nella sua stretta sulle intercettazioni. “In questo momento siamo intervenuti parzialmente per tutelare il terzo, cioè la persona che viene citata nelle conversazioni di altri. Ma successivamente interverremo anche per tutelare la dignità e la libertà delle persone che parlano e devono parlare fra di loro in riservatezza, perché la riservatezza è l'altro lato della libertà. Naturalmente senza compromettere le indagini per i grandi crimini della delinquenza organizzata".

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Il garantismo della riforma, che prevede l’integrazione per eliminare l'uso delle microspie informatiche e acuire le pene per i giornalisti, troverebbe la piena condivisione di Azione e Italia viva, tant'è che il responsabile Giustizia di Azione Enrico Costa sta già preparando una serie di emendamenti, assai pesanti, da inserire nel ddl Nordio già assegnato alla Camera. 

"Noi abbiamo tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale di alcuni anni fa – continua il Guardasigilli sull'inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado - e abbiamo rimodulato questa inappellabilità delle sentenze di assoluzione in conformità alle indicazioni di quella sentenza".

 

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