Nucleare anti-cambiamenti climatici. A Milano la prima centrale nel 2032

La battaglia del vicepremier Matteo Salvini

Di Giuseppe Vatinno
Matteo Salvini e il nucleare
Politica

Si tratta dell’unica soluzione vera ai cambiamenti climatici

 

 

Qualche giorno fa avevamo parlato del fatto che i cambiamenti climatici (cc) forse non sono quella gran iattura che si vuol fare credere. Tuttavia i cc ci sono veramente e se sono di natura entropica, come i dati dimostrano, occorre decarbonizzare l’economia.

Le fonti rinnovabili però non sono sufficienti, sono costose (sostenute da incentivi) e soprattutto non sono stoccabili in batterie efficienti ed è questo il vero motivo per cui, ad esempio, il mercato dell’auto elettrica non decolla, oltre quello del costo esorbitante. D’altro canto il nucleare legato alle immagini gotiche e lunari di Chernobyl è stato ormai ampiamente superato dai reattori di IV generazione.

Gli studi stanno finendo la fase prototipale e per i prossimi anni ’30 saranno in commercio. Il materiale fissile, cioè il combustibile, è sempre l’uranio oppure il plutonio. Gli obiettivi della IV generazione sono incentrati sulla sicurezza, la riduzione delle scorie e la diminuzione dei costi progettuali. La UE ha riconosciuto l’assoluta sostenibilità ambientale del nucleare inserendole nella “tassonomia” delle attività da incrementare, come previsto dal Green Deal europeo, il patto che dovrebbe far raggiungere la neutralità climatica per il 2050.

Il principio base è sempre quello della fissione nucleare che è utilizzato attualmente in tutte le centrali nucleari. Si tratta di scindere l’uranio-235 in due nuclei più piccoli emettendo un neutrone ed energia. Il neutrone va poi a “fecondare” altri nuclei di uranio dando luogo a quella che è chiamata reazione a catena che se controllata da appropriati moderatori, come la grafite, permette di utilizzare l’energia nucleare a fini pacifici. Se invece non è moderata si ha la bomba atomica.

Gli studi sulla sicurezza riguardano le centrali e le scorie. Attualmente nel mondo ci sono 440 centrali e sono quasi tutte di seconda generazione con qualcuna di terza. Quelli di quarta risolveranno i problemi dei reattori precedenti fornendo elettricità ed energia a buon mercato ed assolutamente pulita. Salvini, in un convegno sul nucleare che si è tenuto ieri a Roma ha detto: "Ci tengo a portarvi il convinto sostegno non solo della mia forza politica ma dell'intero governo. A questo convegno partecipano tre ministri Io della Lega, Pichetto di Forza Italia e Urso di Fratelli d'Italia. C'è un'idea complessiva di sintesi. Ora cerchiamo di pianificare. Bisogna mettere insieme quattro ministeri, imprese, ambiente, infrastrutture e Mef, occorre coordinarsi e darsi dei tempi". Il ministro –riporta l’Ansa- ha poi fatto un accenno all'Ue sostenendo che a livello europeo "non bisogna ragionare ideologicamente. Nel 2032 è possibile la prima centrale nucleare e spero che sia nella mia città, Milano".

Ed infatti il problema è l’ideologia. La sinistra -paladina dell’ambientalismo spesso declinato in un folle “no tutto”- ha posto un veto ideologico sul nucleare che gli è servito solo a lucrare consenso ai danni dell’Italia e far fare carriere. Edoardo Amaldi, il grande fisico allievo prediletto di Fermi, era un fan del nucleare in cui l’Italia godeva una posizione di assoluto prestigio negli anni ’60. Dopo Chernobyl definì “cretini” alcuni fisici che a suo dire avevano cavalcato l’onda della paura per fare politica. Ora è venuto il momento che l’Italia ricominci a costruire centrali nucleari per dare il suo contributo alla preservazione dell’ambiente.

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