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Cronache
Un'estate lunghissima. I cambiamenti climatici sono una buona cosa?
(foto da Pixabay.com)

Un'estate lunghissima. Va a finire che i cambiamenti climatici sono una buona cosa?

La lunghissima estate a cui stiamo assistendo pone un dubbio. I cambiamenti climatici (cc) ci sono e sono evidenti non solo alla pubblica percezione ma sono anche confortati dai numeri e dalla curva di aumento esponenziale della CO2 e dei gas serra avvenuta dall’inizio della rivoluzione industriale, la cosiddetta curva a “bastone di hockey” individuata dal climatologo Michael Mann. Si dibatte sulla natura antropica oppure no del suddetto aumento ma –dati alla mano- sembra improbabile che si tratti solo di cicli naturali, anche se c’è chi obietta sul cosiddetto “periodo di caldo medievale” tra il 1200 e il 1400, che vide uno strano aumento di temperatura anche in assenza di rilevanti attività antropiche. Detto questo però la gente è assai contenta di andare al mare in autunno come se fosse estate. Le spiagge sono affollate di turisti e l’economia gira vorticosamente.

E questo è un dato di fatto. Lo stesso Vladimir Putin disse anni fa –certamente con una punta di ironia sagace- che alla Russia questi cambiamenti climatici andavano benissimo e che avrebbero potuto produrre vino dove fino a poco tempo fa c’era solo un deserto bianco di ghiaccio. Quindi alla fine non è che i cambiamenti climatici sono utili? Forse non sono il mostro che si vuol fare credere e il dubbio che dietro si muovano grandissimi interessi economici è più che legittimo, dato che anni fa furono rese note alcune email imbarazzanti di funzionari di organizzazioni governative che chiedevano di peggiorare i dati di emissione per fare passare l’idea che la situazione richiedesse imponenti finanziamenti.

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Ed è a tutti evidente quello che sta facendo l’Unione europea paladina della lotta ai cc pur non essendo noi i principali emettitori di gas serra. Si sta spingendo il passaggio alla ancora immatura e costosa auto elettrica, la cui elettricità oltre tutto, è generata proprio dagli idrocarburi tradizionali clima - alteranti. Una transizione ecologica epocale che costringerà centinaia di milioni di europei a comprarsi una nuova auto se vuole ancora circolare e gli incentivi saranno ottenuti naturalmente dall’aumento della tassazione. Un vero affare per i colossi dell’auto ma non per i proprietari. Analogamente è per il settore del riscaldamento dove sono previste misure draconiane e spese ingenti, sempre del contribuente. E poi c’è la grande manovra sugli immobili tramite l’aumento del loro valore di efficienza energetica. Un business che porterà soldi a palate nelle casse delle aziende di ristrutturazione ma che spilleranno migliaia di euro ai proprietari che se non si adegueranno non potranno più vendere liberalmente i loro immobili.

Da qui i dubbi e la sfiducia dei cittadini verso la Ue e le manovre dei tecnocrati di Bruxelles. Alla luce di tutto questo torniamo al punto di partenza, un po’ provocatoriamente. Visto che i cc hanno portato una estate lunghissima non è che sono in fondo una bella cosa, almeno per noi? Certo, ci sono anche inconvenienti come le cosiddette “bombe d’acqua” ma alla fine il bilancio potrebbe essere positivo e non solo negativo. E poi l’Europa e l’Italia non possono farsi paladine dei problemi di tutto il mondo, a cominciare anche dalla immigrazione selvaggia e i cambiamenti climatici.

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