Ucraina, Berlusconi unico uomo di pace: agisca subito e passerà alla storia

Il Cavaliere ha la possibilità di entrare nei libri di scuola come l'uomo che contro tutto ha perseguito un progetto che ha scongiurato la Terza guerra mondiale

L'opinione di Alfredo Tocchi
Politica

Guerra Ucraina e i tentativi di pace, Berlusconi non può certo essere accusato di pavidità. Il commento 

In una dichiarazione rilasciata ieri, il ministro Antonio Tajani si è affrettato a rassicurare il PPE circa la posizione di Silvio Berlusconi nei confronti del conflitto russo ucraino. Provo sempre una certa irritazione davanti al servilismo. Ci sono diktat che persone dalla schiena dritta non dovrebbero accettare. La mancanza di rispetto dimostrata dai rappresentanti del PPE verso Silvio Berlusconi è totale e imbarazzante, nonché indice del fatto, ormai sotto gli occhi di tutti, che i politici dell’Unione Europea altro non sono che una casta di burattini manovrata a proprio piacimento dai poteri sovranazionali. Burattini, tuttavia, che si prendono la libertà di offendere uomini politici nazionali di ben altra statura.  

Questi politici, che si nascondono dietro la foglia di fico di essere stati eletti democraticamente, in realtà fanno gli interessi di tutti meno che di coloro che li hanno votati. E non è un caso se le persone veramente potenti hanno preso il controllo di organismi sovranazionali (ad esempio Bill Gates che con la Bill e Melinda Gates Foundation è il maggiore finanziatore privato dell’OMS): i burattinai comandano il mondo (e i governi nazionali) così.

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Chiunque voglia incominciare un serio lavoro di coordinamento tra le personalità internazionali che sono contrarie alla gestione statunitense e della Nato del conflitto russo ucraino dovrà agire esattamente come Bill Gates, costituendo un’organizzazione internazionale (Blue Planet, Friends for Peace, Give Peace a Chance, Human Dignity o come meglio crede) insieme a personalità che abbiano pubblicamente dichiarato di essere contrarie al sostegno incondizionato della guerra. Penso ad esempio a Elon Musk e al professor Jeffrey Sachs, a Robert F. Kennedy jr., ma anche all’ex ministro tedesco Joschka Fisher e a Monsignor Carlo Maria Viganò. Gli appelli pacifisti della storia sono sempre stati sottoscritti da personalità di diversa estrazione e diversa nazionalità: si pensi al Manifesto Einstein-Russell per scongiurare la guerra nucleare.

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Per la quarta e ultima volta io esprimo la mia modesta opinione: Silvio Berlusconi ha la possibilità di passare alla storia come l’uomo che contro tutto e tutti ha perseguito un progetto di pace che ha scongiurato la Terza Guerra Mondiale. Se vuole cogliere questa occasione storica, deve agire immediatamente e di concerto con altre personalità internazionali. I tentennamenti, l’attesa di un incarico da parte del governo, dell’Unione Europea, o di altri organismi internazionali sono incompatibili con un’efficace azione nella direzione della pace.

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Soltanto coinvolgendo l’opinione pubblica - che è dalla sua parte perché teme un allargamento del conflitto - soltanto svolgendo un’azione preparatoria concertata a livello internazionale tra persone famose e autorevoli, capaci di dare visibilità universale all’iniziativa e di creare consenso soprattutto tra i giovani c’è una speranza di successo. Mi rendo conto che una speranza non sia una garanzia, ma il semplice tentativo deve essere fatto da chi è nella posizione migliore, a ragione della propria notorietà internazionale e delle relazioni personali con Vladimir Putin. Certo, ci vuole coraggio. E bisogna passare sopra Antonio Tajani, non domandargli il permesso. Ma non credo che un uomo come Silvio Berlusconi possa essere accusato di pavidità.

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