'Il Libro Possibile', Sisto e Roccella attaccati sui casi La Russa e Santanchè
Finale animato a "Il Libro Possibile" con le contestazioni dal pubblico per il viceministro Francesco Paolo Sisto e la ministra Eugenia Roccella.
Chiusura animata per "Il Libro Possibile" a Polignano a Mare, dove il pubblico è intervenuto più volte durante gli interventi del vice ministro Francesco Paolo Sisto e della ministra Eugenia Roccella, quando la conversazione è finita sui casi La Russa e Santanché, che in questi giorni imperversano sulle cronache quotidiano, creando non pochi imbarazzi tra le fila di Fratelli d'Italia e non solo.
"L’epoca delle guerre è finita. Il Paese ha necessità di una buona giustizia, rispettando i poteri. L’Italia ha bisogno di fare squadra: politica, magistratura e avvocatura. C’è un’esigenza: restituire ai cittadini una fiducia nei confronti della giustizia”, ha detto il viceministro alla Giustizia Sisto sul palco del festival, intervenendo assieme al procuratore antimafia, Giovanni Melillo, per parlare della riforma della giustizia e degli obiettivi del PNRR.
“Il nostro sistema processuale - ha dichiarato Melillo - è caratterizzato da elettroshock continui, che lo rendono instabile e imprevedibile. C’è bisogno di stabilità e ponderazione nelle riforme”.
Proseguendo sul tema delle intercettazioni il viceministro Sisto ha aggiunto: “Con la riforma sono pubblicabili solo quelle che riterrà opportune il giudice. Non è una riforma che tocca lo strumento intercettazioni. Si impedisce la pubblicazione di quelle inutili”.
"Uno strumento indispensabile, delicato e invasivo - secondo il procuratore antimafia che ha ribadito - devono essere regolate. Le riforme non camminano solo sulle norme, ma hanno bisogno di risorse, tecnologie e infrastrutture. Troppa attenzione alle definizioni normative piuttosto che all’impegno”
Nel dibattito al Libro Possibile 2023, moderato dal giornalista Fabio Vitale di Skytg24, alla domanda sul caso Daniela Santanchè il viceministro Francesco Paolo Sisto ha dichiarato: “Il problema è patologico dall’inizio. Da un servizio televisivo della rete pubblica è nato tutto. Dobbiamo dire no alle sentenze mediatiche. Presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. La nostra Costituzione non prevede le dimissioni in caso di indagini'.
Il pubblico ha cominciato a fischiare e uno spettatore gli ha ricordato l’articolo 54 della Costituzione che prevede che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
"Si può anche fischiare - ha risposto con calma Sisto - ma la Costituzione non si fischia".
Altra contestazione anche per la ministra Eugenia Roccella, a Polignano a Mare per parlare del suo libro autobiografico "Una famiglia radicale", in particolare quando ha risposto a una domanda del giornalista di Sky, Fabio Vitale, sulle accuse a Leonardo La Russa e le dichiarazioni del padre, presidente del Senato.
"Non entro nei casi individuali e nelle reazioni di una persona che ha un rapporto affettivo - ha detto Roccella - è il padre dell’eventuale indagato. Quello che posso dire è che La Russa è quello che per la prima volta ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, perché questo non è un problema solo delle donne ma anche degli uomini. Mi sembra questa già una risposta".
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato in precedenza: 'Il Libro Possibile' finale con la ministra Roccella e il viceministro Sisto
'Il Libro Possibile' Polignano a Mare e Vieste con lo slogan 'Penso positivo'