Attenzione a rottamare i contributi INPS

Movimento Consumatori e PIN lanciano l’allarme: “Attenzione alle cartelle che rottamate, potreste pagare contributi Inps già prescritti e non dovuti”.

 

A dieci giorni dalla scadenza della cosiddetta “Rottamazione Quater”, prevista dalla Finanziaria 2023 (scadenza prevista per il 30.06.2023, legge n.197/2022), qualcosa non torna e a segnalare la questione sono varie associazioni di consumatori e di imprese come Movimento Consumatori e Partite Iva Nazionali (PIN).

Interviene sul punto il Presidente di PIN, il Dott. Antonio Sorrento, per fare presente che “Nelle scorse settimane la Corte di Cassazione è intervenuta nuovamente sulla questione dei contributi previdenziali con l’ordinanza n.13.820/23 ribadendo quanto già espresso in più occasioni, ossia:

1)     Che la prescrizione dei contributi previdenziali è di 5 anni e che una volta trascorsi i predetti termini Inps non può accettare il pagamento;

2)     Che nel caso in cui il contribuente abbia provveduto a pagare i contributi questi devono essere rimborsati”.

Continua il VicePresidente Nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi, il quale sottolinea “Come già evidenziato in più occasioni, questa non è una sentenza isolata ma rappresenta ormai da anni la posizione della Cassazione. Faccio presente che solo qualche mese fa il Tribunale di Lecce con sentenza n.2460 del 21.09.2022 aveva dato ragione a un cittadino leccese, difeso dall’Avv. Matteo Sances, cancellando una pretesa dell’Inps di circa 36.000 euro e condannando l’istituto a restituire oltre 50.000 euro incassate illegittimamente (visibile su www.partiteivanazionali.it  sez. Documenti).  Per questo motivo da settimane stiamo dando supporto ai nostri iscritti per verificare se rottamare o meno le pretese di Agenzia Riscossione e Inps”.

Ringraziamo dunque le associazioni per la preziosa segnalazione.