L'avvocato del cuore

Trans, esibizione del Green Pass: un coming out forzato

di Avv. Alice Meggiorin*

Oggi, per molti individui transessuali, l'esibizione del Green Pass resta ancora motivo di imbarazzo e potrebbe sfociare in un coming out forzato

Nello stesso anno, inoltre, la Corte Costituzionale ha ribadito (con sentenza n.221/2015) la centralità del ruolo del Giudice nel valutare l’opportunità dell’intervento chirurgico, fermo restando che il medesimo non deve considerarsi quale prerequisito della rettificazione dei documenti d’identità, bensì quale mezzo per la tutela del diritto alla salute dell’attore

Proprio su questi principi si fonda una recente sentenza del Tribunale di Perugia (n. 70/2022) che, intervenendo sulla peculiare situazione di un individuo trans che combatteva ogni giorno con le discriminazioni legate ai propri dati anagrafici riportati sul Green Pass, ha ribadito ancora una volta come l’intervento chirurgico di modifica dei caratteri sessuali non sia un requisito per la rettifica dell’attribuzione di sesso nel registro anagrafico, ma sia unicamente indispensabile l’accertamento di una disforia di genere e il completamento del percorso di mutamento della propria identità di genere, in termini irreversibili. 

Ne deriva, pertanto, che l’intervento di demolizione degli organi sessuali dovrà essere autorizzato dal Giudice solo quando in corso di causa sia provato che il benessere psicofisico del soggetto transessuale sia compromesso dalla divergenza tra il suo sesso anatomico e la sua psico-sessualità. La domanda dovrà quindi essere accompagnata da una documentazione psico-diagnostica e da una documentazione medica che attestino il percorso di affermazione di genere, la volontà irreversibile di rettificare la propria identità anagrafica, la immedesimazione definitiva nel genere vissuto e percepito come il proprio ed, eventualmente, la volontà di sottoporsi a intervento chirurgico di riassegnazione del sesso

La sentenza passata in giudicato verrà, poi, trasmessa dal Tribunale all’Ufficio dello Stato Civile del Comune di nascita della persona e, solo successivamente, ci si potrà rivolgere al Comune di residenza per richiedere l’emissione di una nuova carta di identità. Si tratta, quindi, di un iter legale complesso ed estenuante, che deve essere affrontato con grande forza di volontà e coraggio, a oggi con una motivazione in più a causa delle discriminazioni che troppo spesso la verifica del Green Pass pone in essere. 

*Studio Legale Bernardini de Pace