Buonasanità
Figli "perfetti"... da genitori imperfetti
Casi di coppie con malattie genetiche trasmissibili desiderose di figli concepiti a tutti i costi e con qualsiasi mezzo, ad una sola condizione però....CHE SIANO PERFETTI!
Legittima la voglia di procreare un figlio proprio con l'utilizzo di moderne tecnologie, ma discutibile a mio parere la scelta pur sofferta di sopprimere l'embrione risultato patologico!
In data 12/11/2015 la Corte costituzionale ha stabilito che non è reato selezionare embrioni sani a scapito di quelli affetti da gravi malattie trasmesse dai genitori.
La questione era stata sollevata dal tribunale di Napoli dopo che un gruppo di medici era stato rinviato a giudizio con l'accusa di effettuare selezione genetica, con soppressione di embrioni patologici.
Il diritto al benessere psicofisico della madre e della coppia pare dunque prevalere sul diritto alla vita del feto!
Secondo la legge 194 alcuni embrioni affetti da gravi patologie possono essere eliminati per non creare danni psichici alla donna.
Dunque, la coppia dapprima desidera tanto intensamente un figlio da riprodurlo in provetta (e fin qui possiamo dire che la scienza fornisce un valido aiuto), ma successivamente è disposta a rifiutarlo categoricamente allorquando non presenti le caratteristiche fisiche ineccepibili tanto sperate (e qui subentra invece l'uomo che, decidendo la morte di esseri umani a tutti gli effetti, seleziona embrioni sempre più perfetti).
La legge 40 consente che la vita umana possa essere creata in provetta, cioè al di fuori dell'utero della donna, facendo sì che l'essere umano assomigli sempre meno ad una persona!
Si assiste così all'affievolimento dei diritti dell'embrione a favore della salvaguardia della coppia che desidera a tutti i costi un figlio perfettamente sano.
Una volta in provetta, l'embrione non dipende dal corpo della madre, ma potrebbe proseguire il suo sviluppo nel grembo di un'altra donna che eventualmente volesse accoglierlo magari "imperfetto".
Immaginiamo in tal caso lo sconcerto dell'embrione rifiutato fin dalle sue prime fasi di vita, in risposta ad una rigorosa selezione!
Pensiamo a cosa direbbe se potesse confrontare le sue opinioni con quelle dei "proprietari" dei gameti che lo hanno generato....chiederebbe sicuramente ai genitori se quello che desideravano tanto era un figlio, perfetto o imperfetto, ma ai loro occhi il migliore di tutti in quanto proprio, o ambivano piuttosto alla nascita di una creatura pianificata con precisione in un avveniristico laboratorio!
Un essere fisicamente perfetto di cui andare orgogliosi!
Direbbe loro a quel punto che forse non erano veramente pronti per essere "genitori nel bene e nel male" e che sarebbe stato meglio desistere dal progetto di generare una vita, assecondando l'avverso destino di una mancata gravidanza fisiologica!
Perché probabilmente per genitori consapevoli di essere portatori di malattie genetiche trasmissibili sarebbe meglio non procreare, piuttosto che farlo per poi rifiutare un embrione imperfetto, cioè il proprio bambino che nella migliore delle utopistiche ipotesi potrebbe finire impiantato in un utero generoso, ma estraneo!
Ovviamente tutta la mia consapevolezza che trattasi di argomento controverso e delicato, sicuramente generatore di accesi dibattiti conseguenti all'eterno contrasto tra motivi scientifici ed etici!