Buonasanità
Responsabilità dei medici: il Ddl Gelli è legge. Più tutele per tutti
Giusi Urgesi

Approvato alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge sulla Responsabilità Professionale del personale sanitario e la sicurezza delle cure per i pazienti
Responsabilità Professionale del personale sanitario: ok dalla Camera per il Ddl Gelli
Con 225 voti favorevoli, 113 contrari e 22 astenuti ieri, 28 febbraio, è stato approvato alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge n° 2224 sulla Responsabilità Professionale del personale sanitario e la sicurezza delle cure per i pazienti.
Un evento sicuramente storico per la Sanità italiana, considerato che la legge Gelli garantirà una maggiore tutela per i professionisti, riequilibrando quel rapporto tra medico e paziente, divenuto soprattutto negli ultimi anni sbilanciato prevalentemente a favore del paziente.
Si tratta di una legge lungamente attesa che tutela il professionista, ma al contempo anche il diritto al risarcimento dei cittadini in caso di colpa grave.
Responsabilità dei medici e infermieri: ecco tutte le novità della legge Gelli
- Tutte le strutture sanitarie dovranno attivare un'adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio (RISK MANAGEMENT).
- Le strutture pubbliche e private, secondo la legge, saranno obbligate ad assicurarsi per responsabilità civile verso terzi e verso tutti i propri operatori sanitari, i quali a loro volta dovranno stipulare una polizza di assicurazione per colpa grave.
- La legge Gelli ribadisce inoltre l'obbligatorietà assicurativa per i liberi professionisti.
- Per quel che concerne i pazienti, sono invece state previste nuove misure come la TRASPARENZA DEI DATI: le strutture sanitarie dovranno fornire ai pazienti la documentazione clinica richiesta entro 7 giorni.
- Sarà infine istituito un FONDO DI GARANZIA per il rimborso di danni derivati da responsabilità sanitaria.
- Sempre secondo la legge, in sede penale l'operatore sanitario sarà chiamato in causa soltanto in caso di morte o lesioni del paziente per COLPA GRAVE.
- Di primaria importanza inoltre l'obbligo formativo del programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) perché, costantemente aggiornato, il medico possa essere meno esposto al rischio di errori professionali.
Sicuramente l'assenza di una chiara legge ha finora tolto serenità agli operatori sanitari, ma ha soprattutto consentito la diffusione sempre maggiore dell'avvilente fenomeno della MEDICINA DIFENSIVA che, facendo un uso smodato delle risorse sanitarie, ha notoriamente influito non poco sui bilanci non proprio rosei di un sistema già minato su troppi fronti.
Medici in gran parte sicuri della propria preparazione, ma disarmati ahimè dal rischio sempre più in agguato delle facili denunce, per cui "costretti" ad agire per eccesso di zelo, sottoponendo i pazienti ad esami clinici e strumentali spesso eccessivi, ma utili per proteggersi da contenziosi medico legali.
Il tutto con conseguente aumento sostanziale del costo delle polizze assicurative di professionisti e strutture sanitarie.
Dunque, per troppi anni medici e pazienti non tutelati all'interno delle strutture sanitarie, pena la mancanza di serenità da entrambe le parti con quella diffidenza reciproca, causa di contenziosi e sprechi sanitari eccessivi.
Possa allora la legge Gelli riportare finalmente chiarezza e ristabilire quei rapporti di fiducia ed empatia tra medico e paziente, cosi tanto preziosi per entrambi, quanto pericolosamente minati negli ultimi anni!
Quei rapporti così profondamente imprescindibili per il sereno svolgimento di una professione complessa come quella sanitaria....che per il bene di tutti riesca finalmente a liberarsi da facili denunce ed inutli sprechi!