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Isagro SpA conclude la vendita della molecola Fluindapyr alla FMC Corporation

Paolo Brambilla - Trendiest

La cessione del Fluindapyr si inserisce nel processo di ridefinizione del modello di business di Isagro

Isagro S.A, facendo seguito a quanto comunicato il 6 maggio e il 24 luglio scorsi, rende noto di avere finalizzato in data odierna il closing dell’operazione di vendita della molecola Fluindapyr alla società nord-americana FMC Corporation e di averne incassato il relativo prezzo, pari a 55 milioni di euro.

La cessione del Fluindapyr si inserisce nel processo di ridefinizione del modello di business di Isagro, che prevede una rifocalizzazione nei comparti dei prodotti rameici e biologici, mantenendo in portafoglio selezionati asset di chimica organica in una logica di integrated crop management.

I 55 milioni di euro derivanti dalla cessione, che si aggiungono ai circa 50 milioni di euro incassati dalla vendita di Isagro Asia del 27 dicembre scorso e che portano ad una posizione finanziaria netta consolidata a credito, saranno utilizzati per finanziare i progetti di crescita del Gruppo, anche per linee esterne.

“Questa operazione” - ha commentato Giorgio Basile, Presidente e CEO di Isagro - “conferma il valore della nostra ricerca, che sarà sempre più focalizzata nel Bio-Copper, e crea le condizioni finanziarie per la crescita di Isagro”.

Si ricorda che il Fluindapyr è un fungicida ad ampio spettro appartenente alla innovativa classe degli “SDHi”, originato dalla ricerca innovativa di Isagro e co-sviluppato dal 2012 con FMC stessa. Il valore di libro per Isagro al 30 giugno 2020 era pari a circa 25 milioni di Euro.

Informazioni su Isagro

Isagro S.p.A., un operatore indipendente nato nel 1993 da origini Montecatini/Montedison, è quotata alla Borsa di Milano dal 2003. Inizialmente basata sulla ricerca e sviluppo di nuove molecole di origine chimica, è oggi alla testa di un Gruppo che offre prodotti per l’agricoltura a basso impatto ambientale, con un progetto di crescita focalizzato nel comparto dei prodotti di origine biologica e rameica quale parte di un modello di business che punta a fare leva sull’attuale portafoglio prodotti in un quadro di “integrated crop management”.