Lo sguardo libero
Il massacro dell’Isis rafforza Putin, la malattia di Kate la monarchia
Il dittatore sarà più tiranno internamente, i britannici più assuefatti alla condizione di sudditi
Il popolo vittima della comunicazione e del sentimentalismo
Da due episodi terribili - che generano umana compassione - come gli attacchi terroristici di Mosca e la confessione della principessa del Galles di avere un tumore, ne escono rafforzati l’autocrate del Cremlino e la monarchia inglese. Il denominatore comune è il sentimentalismo che caratterizza la società attuale - lo stesso che contraddistingue le lacrime delle trasmissioni tv o le confessioni pubbliche della malattia dei personaggi famosi: il dolore, come l’amore, non sono né un merito, né un demerito.
Dall’attacco rivendicato dall’Isis, Putin può perdere un po’ di credibilità nel Paese perché non ha garantito la sicurezza interna, ma dall’altro lato si incrina la disapprovazione internazionale verso il popolo russo. Il duce del Cremlino accusa l’Ucraina di essere al contempo la regia – col contributo di Usa e UK - e la destinazione dei terroristi in fuga - ma cosa guadagnerebbe Kiev da una simile strage? È anche probabile che egli limiterà ancora di più gli ambiti di dissidenza dentro i confini nazionali, creerà un regime quasi di polizia e c’è chi ipotizza che si arriverà alla legge marziale. Non sarebbe sorprendente se emergesse, visti anche i punti oscuri della vicenda - dal ritardo delle forze dell’ordine nell’intervenire, al fatto che i fuggitivi si siano diretti verso un confine di guerra e che siano stati arrestati dopo una fuga di 400 km - che gli ideatori del massacro siano i servizi segreti russi.
Circa Kate – cui va la stima e la solidarietà umana per la malattia - alcuni giornali sono arrivati a invocare le scuse nei suoi confronti, altri a rappresentarla quasi come una santa. Tuttavia, ne uscirà rafforzata la monarchia, indebolite le ragioni di coloro che sono imbarazzati dal fatto che nel 2024 per diritto di nascita un individuo sia ai vertici dello Stato - seppure una democrazia - e finanziato dai sudditi (brutta parola la cui etimologia deriva da sottomettere) - e non importa che la corona restituisca quanto ricevuto generando indotto economico.