Lo sguardo libero
La Chiesa perde un’altra occasione per restare al passo coi tempi
“Io sono vinto dalla mia coscienza e prigioniero della Parola di Dio” (Martin Lutero)
La Chiesa vieta la benedizione alle unioni gay, una pratica che si stava diffondendo in alcuni Paesi, come Austria, Francia e Germania. Lo afferma la Congregazione della Dottrina della Fede in un documento, approvato da Papa Francesco.
L’omosessualità dovrebbe essere considerata indifferente, naturale e umana. Dispiace che, nel periodo in cui il pianeta è alle prese con 120 milioni di casi e oltre 2 milioni e mezzo di morti per Covid, si indugi su tali temi, che rischiano di ridare vigore all’omofobia. È vero, per la Chiesa gli omosessuali devono essere casti, ma dall’altra parte nelle comunità di credenti nate dal protestantesimo ci sono aperture. Il capo della Chiesa luterana di Svezia è una lesbica coi figli. Come si dice, il Vaticano dovrebbe guardare dentro casa sua. L’omosessualità è sempre stata diffusa nei seminari e la pedofilia propagata in troppi casi in modo per così dire endemico (per la regola che il pedofilo è spesso stato vittima), con conseguenze devastanti su tanti giovani in tutto il mondo.
Se per leggi statistiche – 1 - gli abitanti delle aree ricche del globo, ritengono di non aver bisogno di Dio per avere benessere; 2 - più non si va alla messa, di generazione in generazione, i fedeli diminuiscono - (altra cosa è il bisogno di pane spirituale, ma ciò potrebbe essere col tempo questione elitaria), la Chiesa perde un' altra occasione per restare al passo coi tempi. Illuminanti le parole di Lutero: “Io sono vinto dalla mia coscienza e prigioniero della Parola di Dio”.