Scontro Fontana-Patuanelli, contratto di Governo non azzeri modello Lombardia
L’autonomia liberale della Regione leghista urta con lo statalismo dei 5 Stelle
Dopo la proposta/provocazione del presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, di non bruciare più i rifiuti delle Regioni meridionali nei 13 termovalorizzatori lombardi, il capogruppo dei 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, critica la posizione di Fontana non per la sostanza, ma perché non in linea con il contratto di Governo tra Lega e 5 Stelle: "Io credo che sono impegni contrattuali che difficilmente possono essere disattesi anche da un presidente di Regione.”
Come dire… il contratto di Governo, come nuove tavole della Legge, azzera tutte le differenze (la differenza… il sale della democrazia). E’ vero, le alleanze politiche nazionali dovrebbero indicare la visione, il paradigma, a tutti i livelli politici intermedi, ma l’azione politica da che mondo è mondo si caratterizza per capacità di contestualizzare, flessibilità, pragmatismo e senso delle proporzioni. A maggior ragione dovrebbe essere così se si parla della Lombardia, in un certo senso la Regione (inconsapevolmente? ) liberale per eccellenza. Con le sue storia e tradizione. La più ricca d’Italia per merito, senza sovvenzioni statali, assunzioni nella pubblica amministrazione ecc. ecc. Già impoverita dalle tasse che rimangano in minima parte e sproporzionalmente sul territorio e dalle mafie… e i cui contribuenti dovranno concorrere ai 9 miliardi del reddito di cittadinanza, con le prime 34 Provincie per incidenza di tale sussidio nel Sud e nelle Isole.
Di punto in bianco, un contratto di Governo tra Lega e una forza politica (i 5 Stelle) - entrata in Parlamento nel 2013 - presume come l’azzeramento di una libertà politica. In questo senso andrebbe visto il ruolo di una Regione come la Lombardia, espressione di un voto locale che vuole continuare sulla strada dell’autonomia, come dimostra il referendum dell’ottobre 2017 a seguito del quale la Regione sta trattando con lo Stato per fare propri gli ambiti di autogoverno previsti dalla Costituzione.
Lo scontro ideologico (sostanziale) è tra l’espressione politica più avanzata leghista – la Lombardia (altrettanto lo è l’esperienza del Veneto, ma con ovvie peculiarità sue proprie) - sulla strada del federalismo e il lato statalista e totalitarizzante dei 5 Stelle, che hanno stravinto le elezioni politiche del marzo scorso nelle Regioni meridionali. È quanto temono i liberali trasversali a tanti partiti… iniziative antiliberali come il reddito di cittadinanza rischiano di trascinare verso il basso. In tutti i settori, dalla scuola alle aziende, far scendere l’asticella del merito per alcuni, finisce inevitabilmente per ridurre il livello di tutti.
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