Segafredo modifica lo spot ma non risponde
In questi ultimi giorni i più attenti telespettatori avranno notato che l'azienda Segafredo ha modificato sostanzialmente la sceneggiatura dello spot di "Allora Moka".
La pedata alle "sacre terga", che la gentile (gentile è una parola grossa) donzella rifila al compagno disteso accanto, sul talamo nuziale, allorchè viene svegliata, nel mezzo della notte dalle braccia di Morfeo, dagli striduli del suo infante, catapultandolo a terra e inviarlo al soccorso del fanciullo piangente, è scomparsa.
E' stata sostituita dal più "consueto" e più "politicamente corretto" scampanellio di una moderna sveglia digitale.
Il restante plot è rimasto inalterato così come i concetti fondamentali del "calore famigliare" e dei valori tradizionali a cui si sono ispirati i dirigenti dell' azienda di bevarage per le loro campagne pubblicitarie.
Con un misto di stupore e meraviglia ho subito pensato, molto immodestamente, che tale "autocensura" sia stato il frutto del mio appunto critico pubblicato sul blog di Affaritaliani.it lo scorso 7 gennaio.
Fu questo il motivo preponderante ?
Forse sto peccando di superbia e presunzione; forse perchè sono stato il primo telespettatore e blogger che ha voluto stigmatizzare l' antitesi di quelle immagini con l'armonia di una famiglia (seppur moderna e iper tecnologica), e un' esponente del gentil sesso che assume i connotati triviali dei più beceri maschilisti del secolo scorso.
L' ufficio stampa Segafredo non ha risposto al contatto telefonico della nostra redazione (è stata "filtrata dal centralino" per tre volte con chiosa finale, invitando a mandare una mail), che avrebbe voluto una semplice delucidazione inerente alla modifica dello spot.
Forse le stoiche impiegate del front office sono state subissate da numerose proteste dei telespettatori, dei clienti e dei consumatori del famoso caffè ?
Chissà, comunque sia la ragione, il mio "politicamente scorretto" modus cogitandi ha saputo difendere e identificare il vero calore famigliare, la vera armonia, anche nelle famiglie moderne dove la parità di genere deve essere la regola ineludibile.
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