Startup che volano
Haruspex, sesta migliore startup deep-tech d'Europa
Sesta su oltre 500 candidate. Haruspex, la startup innovativa in ambito cybersecurity creata come spin-off dei corsi di Informatica e Sicurezza Informatica dell’Università di Pisa, continua a mietere riconoscimenti. Il percorso “Startup3”, che selezionava le realtà più promettenti in ambito “deep-tech”, o meglio di tecnologia avanzata, l’ha incoronata tra le protagoniste assolute dell’innovazione su scala europea. Unica startup italiana tra le top 10, l’azienda guidata dal CEO Marcello Montecucco si conferma una realtà consolidata sia sul mercato che nei circoli dell’innovazione.
“È stato un anno sfidante per tutti, e anche per noi” ammette Montecucco “ma siamo stati capaci di adattarci alle mutate condizioni di mercato e abbiamo continuato a investire, e a crescere. Fa piacere che i riscontri positivi arrivino sia dai clienti che da terze parti come Startup3, un importante centro di aggregazione di attori dell’innovazione su scala europea, che certificano la bontà della nostra soluzione”.
Il “digital twin” di Haruspex, già utilizzato da alcune delle aziende pubbliche e private più rilevanti del Paese, permette infatti di predire e neutralizzare tutte le minacce verso infrastrutture critiche, anche le famose "zero day", minimizzando il numero di contromisure richieste.
Una soluzione che sta interessando i mercati anche oltre i confini domestici: “Siamo stati selezionati anche da Nvidia – il principale produttore di chip a livello mondiale, fondamentale nella cosiddetta rivoluzione dell’“Internet of Things”, ndr – in un percorso di accelerazione tutto in remoto che ci permette di utilizzare la loro potenza computazionale per ottimizzare le nostre soluzioni e progettarne delle nuove. Se c’è una cosa che è certa, è che non smettiamo di innovare” racconta il professore ordinario di informatica all’Università di Pisa Fabrizio Baiardi, inventore della soluzione di intelligenza artificiale per adversary simulation alla base della tecnologia Haruspex.
L’azienda spera di far leva su questi riconoscimenti per continuare nel suo percorso di internazionalizzazione. “Guardiamo con interesse ai principali mercati mondiali, soprattutto negli USA dove abbiamo già avuto diverse manifestazioni d’interesse, oltre al Medio Oriente dove siamo già presenti con un nostro partner” conferma Filippo Lubrano, in capo al business development dell’azienda.
Il mercato della cybersecurity è sempre più florido e strategico, anche dopo i grandi furti di dati che sempre più di frequente appaiono sulle cronache, sebbene la maggior parte di essi venga taciuto dalle aziende stesse, spesso costrette a pagare cifre enormi se colpite da attacchi malware o ransomware.