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Brexit, Parigi vs Londra: 'Ritorsioni se non applicate accordo pesca'
Interviene anche Ursula von der Leyen: “L'accordo protegge gli interessi europei e preserva l'integrità del nostro mercato unico”
La Francia a muso duro contro il Regno Unito che, se non dovesse applicare l'accordo post Brexit relativo alla pesca, potrebbe prevedere misure di ritorsione in altri settori. L'ha confermato il sottosegretario agli Affari Europei francese Clément Beaune. “Se non verrà applicato l'accordo e se necessario adotteremo delle misure di ritorsione in altri settori”, ha dichiarato il sottosegretario.
Nella discussione è entrata a gamba tesa anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “Questo accordo protegge i cittadini europei e i loro diritti – ha dichiarato la von der Leyen – e aiuta ad evitare interruzioni significative per lavoratori e viaggiatori, dalla comunità di pescatori a quella imprenditoriale. Inoltre, protegge gli interessi europei e preserva l'integrità del nostro mercato unico. Infine, l'accordo arriva con un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie e la possibilità di misure correttive unilaterali laddove sia necessario”.
Una dichiarazione forte, che mostra i muscoli e mette paletti, oggi che la Gran Bretagna è fuori dall'Unione Europea. Resasi conto che affermazioni di questo tipo possono incrinare e rendere tesi i rapporti con un Paese che in ogni caso è importante sotto moltissimi punti di vista per l'Unione Europea, la Presidente della Commissione ha voluto anche stemperare un po' toni. “Sia chiaro: non vogliamo dover utilizzare questi strumenti. Ma non esiteremo a farlo se necessario. Sono essenziali per garantire il pieno rispetto dell'accordo commerciale e dell'accordo di recesso, che sono stati entrambi negoziati in modo molto dettagliato e concordati da entrambe le parti” ha chiarito la von der Leyen.
Londra, dunque, non può permettersi di ignorare un accordo che sulla carta è chiaro ed è stato accettato dalle parti.
Ma il carico da novanta l'ha messo ancora il sottosegretario Beaune che commentando su BFM Business ha picchiato duro. “Il Regno Unito si aspetta da noi una serie di autorizzazioni per i servizi finanziari. Non ne daremo fino a quando non avremo le garanzie che in materia di pesca e altre questioni il Regno Unito rispetterà i suoi impegni”.
La Brexit quindi, sta iniziando a creare i presupposti per un lungo e complesso braccio di ferro che toccherà molti interessi europei.